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Isole di Teresa Gammauta

Creato il 05 novembre 2013 da Nasreen @SognandoLeggend

Teresa Gammauta

Teresa Gammauta

Teresa Gammauta è nata e vive a Palermo, dove ha frequentato la facoltà di Lettere e Filosofia.
Grande appassionata di libri – possiede una biblioteca con più di 3000 volumi di ogni genere – ha iniziato a scrivere sin dall’infanzia ma solo in età adulta ha deciso di “fare sul serio” e di scommettere su stessa con un vero romanzo. L’idea è nata durante una vacanza a Salina e dopo averlo scritto in meno di due mesi, ha aspettato quasi un anno prima di convincersi a farlo leggere ad altri.

  

Isole di Teresa GammautaTitolo: Isole
Autore: Teresa Gammauta
Serie: //
Edito da: Milena Edizioni
Prezzo: 10,00 €
Genere: Narrativa
Pagine: 133 p.
Voto: http://i249.photobucket.com/albums/gg203/nasreen4444/SognandoLeggendo/2Astelle.png

Isole di Teresa Gammauta  Isole di Teresa Gammauta 

Trama: Isole inizia con la fuga di Paola. Quarantacinque anni e una vita in apparenza perfetta, eppure qualcosa la spinge a lasciare tutto e a partire per un’isola di cui non viene fatto il nome, ma che ricorda Salina, una delle Eolie. È una disperata evasione da se stessa e da un’esistenza a cui sente di non appartenere. Dopo qualche giorno di solitudine ed una lunga introspezione, incontra Andrea e tra loro nasce un sentimento passionale e devastante, che mette definitivamente in crisi le sue certezze e la pone di fronte ad un’inevitabile scelta. Non può tornare indietro, ma sente che il legame con il passato è ancora forte e che qualunque decisione la porterà ad un confronto con la donna che è stata. La sua scelta rimarrà comunque sospesa ed inespressa. Ciò che conta non è chi o cosa lei scelga, ma il fatto che impari a farlo.​

Recensione
di Simog55

Paola, la protagonista di questo racconto, è mia sorella, è la mia amica, sono io, siamo tutte noi; donne diverse eppure simili nel momento in cui, guardandoci dentro con sguardo obiettivo, non ci riconosciamo più… ci siamo perse.

Chi non è più giovanissima sicuramente si potrà specchiare nei pensieri e nei sentimenti di Paola, soprattutto noi donne che abbiamo cresciuto figlie indipendenti e piene di sogni che noi, tante volte, abbiamo persi per strada. Alzi la mano chi non ha desiderato, molte volte, sparire ed andare da qualche parte da sola…

Paola ha 45 anni, è una moglie ed è madre di due figli ormai grandi. È una commercialista, ma ha rinunciato al proprio  lavoro per seguire la sua famiglia. Giorno dopo giorno si è dedicata al marito, Guido, ed ai figli vivendo una vita anche molto agiata ma che, se volesse fare un bilancio obiettivo, l’ha lasciata svuotata di ogni gioia di vivere e di uno scopo. I bambini sono ormai cresciuti ed ormai presi da mille interessi; il marito sempre più preso dalla propria carriera e per il quale è ormai “sottintesa”… insomma, Paola, con la sua vita ormai senza scosse ne imprevisti, si  sente spenta, senza sogni e senza uno scopo per il quale valga la pena mettersi in gioco.

Non aveva idea di dove sarebbe andata, ma voleva arrivare comunque in fretta, come se il tempo a sua disposizione fosse stato scandito da un assurdo conto alla rovescia, iniziato nell’istante in cui aveva deciso che non c’era più margine di accettazione per una vita che non le apparteneva e che non voleva più vivere, e che continuava a recitare solo per compiacere gli altri. Doveva pur esistere una dimensione in cui fosse possibile non pensare, non ricordare, non prendere decisioni e non fare progetti, come una specie di vacanza da sé stessi e dalla propria realtà, durante la quale esistere e basta, senza ragione e senza scopo, come una zattera alla deriva.

salina

Abbandona tutto e tutti. Fugge lontano in un’isola dove andava da bambina e dove spera di ritrovarsi. Il momento è perfetto perché siamo all’inizio di settembre e l’invasione dei turisti sta finendo…

 

Aveva rimandato a lungo il momento dell’autodeterminazione, ma ormai era giunta ad una età in cui non poteva più tacere su ciò che era o su ciò che avrebbe potuto o voluto essere. Non era affatto la donna che era stata insieme a Guido. Lo era diventata, aveva perfino creduto di esserlo, perché quando si recita lo stesso ruolo per molto tempo, lo si confonde con la realtà. Sapeva chi era, ma capiva di non conoscersi affatto. La sua fuga, forse aveva il significato di una ricerca.

Finalmente sola inizierà a riappropriarsi della propria vita. Si domanderà se è questo il futuro che desidera veramente o se, arrivata a questo punto, non sia necessario “girare pagina” per iniziare ad ascoltare il proprio cuore e fare, finalmente, quello che desidera lei e non qualcun altro.

In questo momento così delicato incontrerà un uomo, Andrea, con il quale scoprirà un’altra se stessa ed un mondo di emozioni e sentimenti che pensavaisole completamente perduti. Andrea sa ascoltare, essere paziente, soprattutto, e sembra un miracolo, la completa senza soffocarla. Andrea potrebbe essere il nuovo amore della sua nuova vita.

Ma lei cosa vuole veramente? È pronta a rimettersi in gioco e ricominciare? Oppure lascerà che questi  giorni vissuti intensamente diventino un ricordo da tenere nascosto ed in profondità dentro di sé?

Non ci sono risposte finali e non ci sono soluzioni preconfezionate. Non è questo lo scopo che si prefigge la Gammauta. Il suo libro è una preziosa opportunità che ci viene offerta per fare il punto dentro noi stesse, per capirci di più, per avere uno stimolo, laddove fosse necessario, per fare chiarezza delle nostre vite e per scoprire chi siamo veramente.

Che dire di un romanzo che, fin dalle prime parole, si è fatto strada dentro di me ed ha toccato la mia mente ed il mio cuore in profondità? Mi sembra veramente riduttivo dire che è bello e che mi è piaciuto perché, come un sasso lanciato in uno stagno provoca tanti cerchi concentrici nell’acqua, così l’effetto della lettura di questa storia ancora sta”agendo” e maturando dentro di me.

La scrittrice ha una scrittura fluida e, consentitemi il termine, lieve. Con parole semplici ma efficaci è in grado di tratteggiare caratteri, situazioni, panorami che restano impressi nel nostro immaginario. La storia si svolge in pochi giorni e le pagine scritte non sono tante ma, credetemi, poche volte ho letto un romanzo che penetra così a fondo nell’animo femminile.

Con molto piacere faccio perciò i complimenti a questa autrice per il suo primo libro e per la scelta di includere le belle illustrazioni interne del famoso artista palermitano Pippo Madé, che rendono unico e prezioso questo volume.


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