La striscia di Gaza, lembo di terra martoriato e tristemente noto, è nuovamente sferzato da un massiccio bombardamento da parte delle forze militari israeliane. L'operazione denominata «Cloud Pillar» secondo quanto riferito dalle forze armate israeliane e ripreso acriticamente dai media italiani, avrebbe avuto come obiettivo quello di «colpire installazioni missilistiche a lungo raggio di Hamas», in realtà si tratta della solita carneficina che semina morti tra le forze della resistenza e i civili. Il bilancio ancora parziale delle vittime si preannuncia pesante: i 21 raid effettuati in appena due ore hanno causato la morte di almeno 9 persone – secondo gli ultimi aggiornamenti – e tra essi vi sono dei bambini. Il corpo senza vita della piccola Raneen Arafat di appena 4 anni giace all'ospedale di Shifa.
Hamas ha informato dell'avvenuta uccisione del suo capo militare Ahmed al-Jabari nel raid dell'aviazione israeliana, in cui hanno perso la vita il suo vice e altre sei persone e che ha dato il via all'operazione.
Intanto nella Striscia la popolazione è in preda al panico in vista del possibile attacco di terra. Si pensa – la notizia è confermata da un portavoce dell'esercito israeliano il quale conferma testualmente che tutte le opzioni sono sul tavolo - che Israele voglia replicare l'operazione Piombo Fuso, allorquando fece uso del micidiale Fosforo Bianco il cui utilizzo è vietato dalle leggi internazionali. Eravamo a cavallo tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009, allora come adesso vi erano in vista le elezioni e i dirigenti israeliani avevano bisogno di apparire «duri» verso Hamas. Evidentemente le elezioni israeliane hanno bisogno di sangue palestinese.
Gli attacchi si susseguono senza soluzione di continuità, nell'assordante silenzio dei principali media italiani che si limitano a citare i comunicati governativi e delle forze armate israeliane. Omertà e disinformazione sono però rotte dal lavoro di giornalisti come Michele Giorgio e la redazione di Nena News, dal lavoro degli attivisti internazionali come Rosa Schiano che prontamente tramite i social network aggiornano sulla reale evoluzione dei sanguinosi eventi.
Rasenta l'incredibile l'apertura dell'articolo sull'edizione italiana dell'Huffington Post: «Dopo i razzi caduti nel sud del Paese, l'esercito israeliano ha lanciato un'operazione aerea nella striscia di Gaza chiamata "Colonna di Nuvola"». Nulla di più falso, gli attacchi dell'esercito israeliano contro la Striscia hanno avuto inizio il giorno 8 di novembre come è possibile constatare attraverso il blog di Oliva dell'attivista Rosa Schiano, causando morti e feriti, tra cui il piccolo Ahmed Younis Khader Abu Daqqa, di appena 13 anni, ucciso da un proiettile dell'Esercito di Occupazione Israeliano mentre giocava con gli amici a calcio. Solo in seguito a questa esclation militare la Resistenza palestinese ha risposto con il lancio di razzi nel sud d'Israele. Ma ormai sappiamo bene che il sovvertimento della verità è lo stile di condotta per certi organi d'informazione.
La maglietta che indossava il piccolo Ahmed quando è stato ucciso
Lo stato israeliano ha incassato lo scontato appoggio degli Stati Uniti d'America. Evidentemente il rieletto presidente Obama vuole «legittimare» il Nobel per la Pace ricevuto. Parole di condanna arrivano invece da Kamel Amr, Ministro degli Esteri egiziano che afferma: «L'uccisione di civili e di persone innocenti e' assolutamente inaccettabile».
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