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Israele impedisce l’accesso ai Delegati Unesco al pari di Freedom Flottilla

Creato il 30 giugno 2011 da Yellowflate @yellowflate

Israele impedisce l’accesso ai Delegati Unesco al pari di Freedom FlottillaSi legge in una nota dell’ufficio stampa di Freedom Flottilla che lo stato di Istraele ha negato l’accesso ai delegati Unesco. Quando  l’illegalità diventa un vizio chiunque si oppone all’arbitrio diventa un nemico. Non solo i pacifisti della Freedom Flotilla, ma anche i delegati dell’UNESCO  incaricati di controllare la sospensione degli scavi archeologici che minano la stabilità di Gerusalemme antica, trovano le porte sbarrate da Israele.
Riportiamo quanto scritto dal più accreditato e filogovernativo quotidiano israeliano, Yedioth Ahronoth, secondo il quale la decisione del  Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, finalizzata a controllare la situazione di uno dei siti dichiarati “patrimonio dell’umanità” ha avuto come secca risposta: “Israele non permetterà a questa delegazione di entrare”.
Se le istituzioni che fanno mostra di democrazia aiutassero Israele a scegliere la via della legalità, anche le flottiglie della libertà prenderebbero altre rotte.
Rivolgiamo un invito ai governi del mondo, così solleciti in altre circostanze, ascoltateci,  aiutate Israele a difendersi da se stesso, non assecondate l’arbitrio, non lasciatevi chiamare alleati di chi non riconosce legge che non sia la propria e in nome di questa si autoassolve da ogni crimine.

Se la flottiglia riuscirà ad arrivare a Gaza anche i delegati dell’UNESCO potranno tutelare meglio  il patrimonio dell’umanità rappresentato dalla Città vecchia di Gerusalemme. E’ un principio tratto dalle leggi della fisica, si chiama “dei vasi comunicanti”.


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