Magazine I nostri amici animali
Il governo di Gerusalemme ha deciso chiudere l’unico allevamento di scimmie a scopo sperimentale del paese. Da gennaio infatti nessun cucciolo di macaco viene più staccato senza pietà dalla madre, rinchiuso in una cassa e inviato a istituti di ricerca. Sorte toccata finora a tantissimi esemplari di nippo-statunitense che venivano inviati al Shin Nippon Biomedical Laboratories, uno dei principali clienti della Mazor Farm, con filiali in nord America, Cina, Giappone, Cambogia e un fabbisogno di tremila scimmie all’anno. Da Israele, a quanto pare, non ne arriveranno altri: pare che in tutto 1896 macachi siano arrivati finalmente alla conclusione dei loro tormenti. Nel corso della loro breve vita molti di questi animali sono trattati come «merce», a tremila dollari l’uno. Negli ultimi vent’anni, secondo i calcoli del quotidiano Haaretz, 5.231 scimmie sono partite dall’allevamento israeliano per un viaggio di sola andata verso il loro infausto destino, generando un giro d’affari di 15 milioni di dollari. Adesso però la autorità israeliane dovranno affrettarsi a trovare un rifugio per quasi duemila individui scampati ad un'orribile sorte.
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