Non importa l’intensità con quale questa viene applicata, la cosa fondamentale è l’essenza delle sensazioni che fuoriescono da creature a tratti mostruosamente spigolose o maliarde come la musa più seducente.
Questo numero ha voluto riprendere con forza questi immaginari iconografici, unita da un estrosità luciferina/cinematografica dal debuttante fotografo Andrea Quarantotto.
Il contenuto si affaccia a un estetica dichiaratamente lo-fi, in cui confluiscono rimasugli ipnagogici, chillwave, shoegaze ecc.
E’ un’editoriale che si pone come un radicale cambiamento per il futuro della webzine.
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