Primo, le mura Teodosiane di Costantinopoli. E' il luogo più affascinante, sorprendente, contraddittorio e storicamente significativo di Istanbul: 6 chilometri e mezzo di mura romane - praticamente ininterrotti - dal mare di Marmara al Corno d'oro, poste sotto la protezione dell'Unesco perché considerate "patrimonio dell'umanità"; sul percorso piacevolmente ondulato, che ho descritto minuziosamente in questo itinerario, da non perdere: la chiesa greco-ortodossa di Balıklı, il museo-panorama della conquista ottomana del 1453, la moschea Mihrimah costruita da Mimar Sinan, la chiesa (poi moschea, poi museo) di San Salvatore in Chora coi suoi meravigliosi mosaici trecenteschi.
Secondo, il Bosforo: tutto, fino al mar Nero. Avete due opzioni: la crociera, ma meglio se col battello di linea, così da poter ammirare tutte e due le sponde; il bus e la passeggiata almeno per un tratto (la lunghezza complessiva è di circa 30 chilometri). Da vedere: grandi palazzi ottomani, residenze sempre ottomane in legno (yalı), insenature, villaggi di pescatori, quartieri residenziali, piccole moschee, tanto (ma non più tantissimo) verde, delfini che inseguono branchi di pesci, la fortezza in rovina ad Anadolu Kavağı che domina il mar Nero.
Terzo, il museo archeologico (già) imperiale. In assenza di un museo della città, è la migliore introduzione possibile alla storia di Bisanzio-Costantinopoli-Istanbul: nella sua ricchissima sezione che testimonia le origini e le trasformazioni del post-1453; ma sono ugualmente interessanti quelle sul periodo medievale, su Troia, sull'archeologia ellenistica e romana in Anatolia.
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