Come ho già raccontato l'altro giorno, il 24 sono andato ad Ankara per un'intervista: e ho pensato di sperimentare il treno veloce Istanbul-Ankara, attivato da pochi mesi (una delle tante linee che nel prossimo decennio cambieranno il modo di viaggiare in Turchia, fino a oggi sbilanciato - ed è una follia, in un paese così vasto! - sugli autobus privati).
LEGGI ANCHE: Ankara romana e il Monumentum AncyranumIl treno è nuovissimo e comodo, ma tanto veloce però non è. Ci mette 4 ore, dalla vecchia alla nuova capitale: perché corre sì in alcuni tratti a 250 chilometri l'ora (velocità di per sé non eccezionale), ma in altri - il primo settore non del tutto terminato verso Izmir, la zona montagnosa dopo il laghetto in stile svizzero di Sapanca - diventa quasi un regionale delle nostre parti. Per di più, all'andata mi sono beccato un bel ritardo di 30 minuti (il ritorno, invece, è stato puntualissimo). Qualche riserva ce l'ho anche sul servizio: limitato - almeno alla classe "economica" (noi della stampa godiamo di una tariffa lievemente privilegiata, che però non si applica alla classe business) - a qualche snack e a qualche bevanda, tutto a pagamento e non gratis come invece sugli autobus a lunga percorrenza.
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