Eccola, una delle moschee più suggestive di Istanbul: più suggestiva e più sacra, che puntualmente i turisti ignorano - quelli interessati alle "cose principali" - per riversarsi in massa nella Moschea blu di Sultanahmet. La moschea di Eyüp - per essere precisi, la Eyüp Sultan Camii - è tutt'altra cosa: una delle più antiche (se non la più antica, secondo molte fonti) della città, famosa perché costruita - subito dopo la conquista da parte di Mehmed II - attorno al la venerabile tomba di Ebu Eyyûb el-Ensarî, quasi completamente ricostruita alla fine del XVIII secolo. E' una moschea sacra, dicevo: ed è sacra proprio in virtù della tomba di Eyyûb/Eyüp, porta-stendardo del Profeta Maometto morto durante l'assedio arabo del VII secolo e poi apparso in sogno per svelare il luogo della sua sepoltura e dare nuova carica nel corso dell'assedio stavolta vincente - come ricordato nel film "Fetih, La conquista" - del 1453. E' una moschea talmente sacra che tutt'attorno si trovano ricche tombe di alti dignitari ottomani, che era il luogo in cui i nuovi sultani venivano consacrati dal Gran maestro sufi (venivano cinti con la spada di Osman, capostipite della dinastia Osmanlı o ottomana).
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