Ero proprio lì, stamattina: in attesa di alcune persone; a un certo punto è transitato un branco di gitanti italiani per lo più avanti con l'età, che stentavano a tenere il passo incalzante di una guida - o capogruppo - munita di cartello ben in vista. Sono rapidamente sciamati, saliti sul bus in attesa, partiti alla conquista di Istanbul: per la stazione né una parola né uno sguardo da parte della guida/capogruppo, solo un temerario ha osato segnalarne l'esistenza agli altri con un timidissimo "è la stazione". Eppure, quella stazione ha una storia rispettabile e un'apparenza memorabile: venne costruita a fine Ottocento nel quartiere portuale di Eminönü come terminale dell'Orient Express, l'ingegnere tedesco che la progettò si fece prendere parecchio la mano e produsse un esempio inarrivabile di puro orientalismo.
Mi spiego meglio: lo stile architettonico della stazione in realtà non esiste, se l'è inventato il progettista mescolando alla rinfusa elementi decorativi più o meno arabeggianti.
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