In preparazione di un altro articolo che sto scrivendo, ieri ho finalmente avuto la possibilità di visitare per bene - tra l'altro, accompagnato da un'ottima guida - i l museo Rahmi M. Koç sul Corno d'oro, dedicato alla tecnologia e ai trasporti. C'ero stato in realtà già una volta 3 anni fa, a una cena magnifica cena in occasione di un incontro ad alto livello franco-turco: ma avevo dato solo un'occhiata veloce; solo ieri, mi sono reso conto della vastità ed eccezionalità delle collezioni! Già il catalogo che mi hanno consegnato ieri, è mastodontico: e recensisce solo una minima parte degli oltre 10.000 oggetti posseduti, da jet da combattimento a modellini di treni.
Si trova nel quartiere - degradato a causa dell'industrializzazione selvaggia degli anni '50, ma in via di recupero con nuovi progetti - chiamato
Hasköy, nel passato ottomano fittamente popolato da ebrei. Comprende due diversi edifici, da una parte all'altra della strada:
l'antica fonderia che sfornava ancore e catene per la flotta ottomana (costruita su di un edificio bizantino), soprattutto
i cantieri navali ottocenteschi che comprendono anche un vasto parco. Nonostante questo, lo spazio non è sufficiente: è stata aperta una succursale ad Ankara, si pensa a una nuova e ulteriore sede.
E' un museo privato, ideato e poi gestito dal signor Koç in persona (a capo dell'omonima holding): le acquisizioni sono continue e sistematiche, a volte debbono rifiutare delle donazioni.
Nel 2014 festeggia i 20 anni di attività, i visitatori hanno ampiamente superato i 200.000 all'anno (18.000 stranieri).
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