Imbavagliato e con una pistola puntata alla testa. Così appare Mehmet Selim Kiraz nella foto diffusa su internet in questi minuti. Alle sue spalle un sequestratore col volto semi coperto, membro del gruppo di estrema sinistra Dhkp-C, Fronte Rivoluzionario di Liberazione del Popolo, già responsabile di un attentato suicida ai danni dell’ambasciata americana nel 2013 nonché di un attacco nel centro di Istanbul nel 2001 , in cui persero la vita due poliziotti ed un turista australiano.
Poco fa sono stati uditi colpi di arma da fuoco provenire dal tribunale di Caglayan, nel versante europeo di Istanbul.
Il magistrato, nel 2013, è stato a capo delle indagini sull’inchiesta di Berkin Elvin, 14enne che negli scontri anti-governativi di Gezi Park fu raggiunto da un colpo alla testa, morendo dopo 9 mesi di coma. La richiesta del gruppo estremista sarebbe la confessione, entro le 15.36, del poliziotto responsabile dello sparo e quindi dell’uccisione del giovane attivista.
Direttamente da Twitter arrivano anche le parole del padre di Berkin, il quale invita i membri del commando armato alla liberazione dell’uomo : “Mio figlio è morto, non c’è bisogno di uccidere ancora. Liberatelo!”.
Inoltre la Turchia proprio oggi è stata colpita da un enorme black out che ha paralizzato varie zone del paese, tra cui anche Istanbul. Si aspettano aggiornamenti sulla vicenda. Il primo ministro Ahmet Davutoglu, non esclude alcuna ipotesi a riguardo.
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