la yakisoba è quasi pronta!
tappa di esordio, a questo giro il Japan Palace ha toccato il suo apice. tanto per cominciare, gli espositori sono stati divisi in maniera più razionale; a parte la Bottega Giapponese, tutto il materiale diciamo così tradizionale made in Japan è stato trasferito al secondo piano. visto che io adoro non solo i manga e l'oggettistica ad essi legata, ma anche le cose giapponesi, ho avuto davvero l'imbarazzo della scelta! in realtà l'imbarazzo si è risolto velocemente grazie a due presupposti: pochi soldi da spendere e poco spazio in casa. per questo mi sono limitata a cose piccine, come due mini bambole kokeshi, un mini daruma, un gufo patchwork fatto con le stoffe dei kimono ed il classico maneko neko in ceramica. allo stand della Lailac ho anche preso un mini Totoro e un ciondolo per il cellulare con una faccina. al primo piano ho trovato l'ennesimo art-book della Minekura (ormai è un classico del mio shopping lucchese!), due quaderni di Ranma 1/2, una cartellina con disegni sempre della Minekura e un tappetino per il mouse con Inuyasha e Kagome... perchè queste sono le mie debolezze di sempre!! mi sono poi dedicata alla caccia al manga mancante, questo anche il giorno seguente, perchè nella mia città ha chiuso anche la seconda fumetteria e avevo una discreta lista di numeri che mi ero persa.
il tavolo del go
altra nota positiva del Japan Palace: quest'anno lo stand gastronomico è stato trasferito in un terzo chiostro, togliendo così dalla zona degli stand la massa delle persone che volevano solo mangiare. in questo modo si è creata meno confusione e per gustare le solite prelibatezze è stato sufficiente fare la fila e non a botte come gli anni scorsi. in quello stesso chiostro sono stati anche messi lo stand della Lailac e la tavola per i giocatori di goEditoril'altro giro obbligato è stato naturalmente ai padiglioni degli editori. purtroppo ci sono arrivata in un'ora di punta e quindi è stata un'impresa anche avvicinarsi agli stand. tanto per cominciare, mi sono procurata quel numero zero delle Suore Ninja che volevo. ovvero: allo stand dove doveva essere, una delle addette mi ha informato che il primo numero uscirà il prossimo marzo ma pareva ignorare l'esistenza del numero zero, però poco dopo a un altro stand ho avuto la fortuna di vedere Davide La Rosa in persona e gli ho chiesto ragguagli. lui, gentilissimo, disponibile e simpatico, si è poi anche prestato a una foto (ma ho scordato di chiedergli il permesso di postarla e quindi per ora non la metto). il numero zero me lo sono poi trovata da sola tornando al primo stand. allo stand della Coconino mi sono comprata i due volumi disegnati da Maruo Suehiro su racconti di Edogawa Ranpo, e uno di Chaemin, mentre alla Tunuè mi sono ritrovata davanti Tony Sandoval in carne e ossa che stava facendo disegni e dediche sui suoi libri.
Tony Sandoval
di Sandoval l'anno scorso avevo preso, a scatola chiusa e fidandomi dell'impressione ricevuta da una rapida scorsa, Il cadavere e il sofà. il suo tratto e la sua capacità evocativa mi avevano conquistato, perciò quest'anno ho preso un altro suo libro, Nocturno, e naturalmente ho approfittato per avere anch'io i miei bravi disegno e dedica. infine, mi sono procurata il DVD del delizioso I sospiri del mio cuore.Animecon la schiena massacrata per il peso, la pioggia che andava e veniva (rompendo abbastanza le scatole e facendo da deterrente ai cosplayers), a metà pomeriggio ho deciso che meritavo un po' di riposo, e quindi sono stata a vedere Children who chase lost voices (Viaggio verso Agartha) di Shinkai Makoto. il film mi è piaciuto molto, ma ne parlerò in un post dedicato.Mostrela mattina del secondo giorno mi sono fiondata ai padiglioni San Martino perchè volevo guardarmeli in santa pace, prima che arrivasse la folla selvaggia. ho subito avuto tre botte di culo. prima ho trovato la serie quasi completa di Hana Kimi a un prezzo molto buono; mancava l'ultimo volumetto, ma ho comunque deciso che ne valeva la pena. poi mi giro, e nello stand di fronte ecco che lo trovo prontamente! infine, frugando in alcuni scatoloni di art book, mi capita fra le mani un volume di fotografie dello Smile Tour 2004 de l'Arc-en-ciel. non avevo il coraggio di chiedere il prezzo... e invece, solo € 10!! e ovviamente non lo potevo certo lasciare lì... ho fatto la mia figura da pedofila comprandomi una cartellina con due foto di Jang Geun Suk. al padiglioni dei collezionisti ho preso gli ultimi manga mancanti e poi sono andata a Palazzo Ducale a visitare le mostre. come sempre, c'era di che rifarsi gli occhi! ho adorato Laura Zuccheri, l'esilarante zoo di Chris Ayers e Rèbecca Dautremer (questo non per dire che gli altri fossero da meno). a causa della particolarità dei mezzi fotografici che avevo con me non ho potuto fotografare le opere (non si poteva usare il flash), però ho fotografato alcuni degli artisti olandesi che stavano disegnando in diretta.