- In visita a marmocchio sfornato di fresco
“Mamma, com’è uscito il bambino dalla pancia”?
Ok, ce la posso fare. Finchè chiede di com’è uscito non c’è problema. Purchè non domandi come ha fatto ad entrarci.
“Ecco, i bimbi rimangono dentro la pancia della mamma finchè non sono abbastanza grandi e forti per uscire. Quand’è il momento, mamma e papà vanno in ospedale dove c’è un dottore molto bravo che aiuta i bimbi ad uscire dalla pancia”.
Tiè! Mica male come risposta al primo quesito marmocchio puramente esistenziale. Mi congratulo con me stessa sperando però che il prossimo perchè venga espresso dopo la maggiore età.
“E come ha fatto a dire alla sua mamma che voleva uscire?”
Ma perchè proprio quest’argomento doveva stimolare la sua curiosità? Non poteva interrogarmi sull’avvicendarsi delle stagioni o sul perchè la terra è tonda? Avrei preferito piuttosto riprendere il match Babbo Natale vs Gesù Bambino piuttosto che parlare di gravidanza e parto con una marmocchia di tre anni. Sudo freddo.
“Ahem, semplicemente quando è stato il momento la sua mamma lo ha capito”.
Pausa di riflessione. Pare poco convinta della mia spiegazione. Poi una lampadina si accende sul suo crapino.
“Io lo so cos’ha detto!”
“Che cosa?” chiedo io curiosa.
“Se fem? Andem?”
Ché forse dovrei smettere di parlare finto milanese in sua presenza.
- Pomeriggio di gioco
“Mamma, giochiamo al carnevale?” (ovvero: “mamma ci trucchiamo come le peggio battone e ci infiliamo uno sopra l’altro tutti i vestiti e gingilli che abbiamo nei rispettivi armadi?”).
“Certo amore, perchè no!”.
Ci vestiamo. Ci guardiamo.
“Amore sei proprio carina vestita così” mento io spudoratamente.
“Mamma” fa lei, che ancora non conosce il potere di una bugia bianca “Te fai un po’ schifo!”
Va bè, ma io non ci volevo nemmeno giocare.
- All’uscita dalla materna
“Mamma, oggi Christian mi ha dato la mano. Poi mi ha abbracciata e anche baciata“.
“Caspita Marmocchia, ti vuole proprio bene questo Christian” (ma se lo sa tuo padre ti chiude in camera fino a quarant’anni).
“Sì, è vero. Pensa, picchia tutti tranne me!” (e so’ fortune, eh, mica niente).