Più visite al museo mentre si riducono i libri pubblicati e letti. Il cinema resta in cima alle preferenze in materia di consumi culturali e di spettacolo, fatta eccezione per la tv (consumo consolidato per il 94% della popolazione), ed è positivo il trend per tutti gli spettacoli dal vivo.
Questa l’istantanea dello stato dei consumi culturali e di spettacolo in Italia, scattata dall’Annuario Statistico dell’Istat, riferita al 2010.
Oltre 37 milioni e 337mila persone hanno visitato, nel 2010, i 424 luoghi di antichità e arte (di cui 208 musei e gallerie e 216 monumenti e aree archeologiche) presenti nel nostro Paese, con un robusto incremento rispetto all’anno precedente (circa 5 milioni in più).
In particolare, aumentano del 40% i visitatori degli istituti a ingresso gratuito, mentre è molto più contenuta la crescita dei visitatori di quelli a pagamento (+6%).
Nel 2011 oltre due terzi della popolazione di sei anni e oltre ha fruito di almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa (70,9% uomini e 63,5% donne). Il cinema continua a raccogliere il maggior pubblico e, insieme agli spettacoli sportivi, registra un incremento rispetto al 2010: oltre una persona su due è andata almeno una volta a vedere un film in sala.
Nella graduatoria seguono le visite a musei e mostre (29,7%), gli spettacoli sportivi (28,4%), le visite a siti archeologici e monumenti (22,9%), la frequentazione di discoteche e balere (22,6%), il teatro (21,9%), gli altri concerti di musica (20,8%) e, all’ultimo posto, i concerti di musica classica, che interessano appena il 10,1% della popolazione.
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