Un’Italia in cui nascono sempre meno bambini con una parte sempre più importante di nascite al di fuori del matrimonio: questo è il quadro che emerge dalla relazione Istat “Natalità e fecondità della popolazione residente” per l’anno 2011.
L’anno scorso nel nostro Paese sono nati 546.607 bambini, 15.337 in meno rispetto all’anno precedente. Questa diminuzione è la maggiore rispetto agli anni precedenti: nel 2010 c’erano state 6.863 nascite in meno rispetto al 2009 e nel 2009 la differenza negativa era stata di 7.802 parti.
Diminuiscono i nati da genitori entrambi italiani (40mila in meno rispetto al 2008) ma cominciano a diminuire anche i nati da coppie in cui almeno un genitore è straniero (nel 2011 2.000 in meno rispetto al 2010). Attualmente il 28 per cento dei bambini ha almeno un genitore straniero ed al Nord un bambino su tre ha un genitore non italiano.
Il tasso di fecondità totale si attesta nel 2011 a 1,39 figli, in diminuzione rispetto al 2008 quando era 1,42. Concentrandosi solo sulle donne italiane il tasso è di 1,3 (1,32 tre anni prima) mentre per le straniere è di 2,04 anche se c’è stato un considerevole calo rispetto al 2008 quando era 2,31.
Aumentano i bambini con una mamma di almeno 40 anni (7 per cento del totale) mentre sono sempre di meno le mamme sotto i 25 anni (10,9 per cento). Attualmente l’età media al parto è di 31,4 anni mentre nel 2008 era 31,1: considerando solo le donne italiane l’età media è di 32 anni (31,7 nel 2008).
Diminuiscono invece le madri minorenni, 2.160 nel 2011, 2.434 nel 2009 e 3.142 nel 1995.
Aumentano i nati da genitori non sposati: nel 2011 erano il 24,5 per cento del totale con un balzo considerevole rispetto al 2008 quando erano il 19,6.
Piccola curiosità: i nomi maggiormente scelti dagli italiani per i loro bambini sono Francesco (3,1 per cento), Alessandro ed Andrea (3 per cento) e Lorenzo (2,8) mentre per le bambine i più apprezzati sono Sofia (3,3), Giulia (3,2), Martina (2,2) e Giorgia (2 per cento).