Blake Lively e Justin Baldoni sono stati sotto i riflettori non solo per la loro interpretazione in It Ends With Us, ma anche per alcune dinamiche che hanno fatto parlare i fan. Il film, tratto dal romanzo best-seller di Colleen Hoover, debutterà in Italia settimana prossima, ma oltreoceano ha già riscosso un buon successo nel primo weekend. Tuttavia, al di là dei numeri e del film in sé, ciò che ha fatto parlare di più sono le voci di tensioni tra Lively e Baldoni.
Durante il tour promozionale del film a New York, infatti, ciò che ha attirato maggiormente l'attenzione è la mancata presenza di Baldoni al fianco di Blake sul red carpet. Mentre Lively posava sorridente accanto al marito Ryan Reynolds e agli altri co-protagonisti come Hugh Jackman e Jenny Slate, Baldoni sembrava tenersi in disparte.
Non è stata però solo la première di It Ends With Us a far parlare. Baldoni ha saltato diversi eventi del tour promozionale, tra cui una proiezione speciale del film in Texas a giugno. Le ragioni di queste assenze non sono state chiarite, ma in seguito si è scoperto che Baldoni era stato ricoverato per un'infezione e ha condiviso il suo percorso di guarigione sui social media. Per fortuna niente di grave.
Nonostante questo, le speculazioni non si sono fermate, soprattutto per i più accaniti di social media. Si è scoperto, infatti, che né Lively né l'autrice del romanzo, Colleen Hoover, seguono Baldoni su Instagram. Questo ovviamente non ha fatto altro che aumentare le voci di corridoio riguardo una frattura interna.
In un'intervista con Entertainment Tonight, è stato chiesto a Baldoni della possibilità di dirigere un eventuale sequel del film, ma il regista, sorprendendo tutti, ha dichiarato "Penso che Blake sia pronta per la regia". Anche se non ci sono ancora notizie ufficiali su un seguito, il commento ha fatto riflettere molti sull' influenza di Lively dietro le quinte del progetto. La stessa attrice ha rivelato che suo marito, Ryan Reynolds, ha contribuito a riscrivere una delle scene più importanti del film, aggiungendo un tocco personale alla narrazione.
Intervistato dal Today Show, Baldoni ha ammesso che lavorare al film è stata una vera sfida. Ha descritto il processo come un percorso complesso, soprattutto per le "personalità difficili" da gestire.
In un'altra intervista con Elle UK, Baldoni ha ribadito quanto sia stato impegnativo recitare e dirigere un progetto così complesso. "Ci sono sempre attriti quando si crea qualcosa di grande, ma credo che proprio da quell'attrito nasca l'arte più bella", ha detto.
Baldoni, nei giorni successivi alla tappa di New York, ha assunto una specialista in gestione delle crisi, Melissa Nathan, per aiutarlo in questo momento complicato. Questo è accaduto poco dopo che si è diffusa la notizia che Blake Lively aveva commissionato un montaggio alternativo del film, realizzato dall'editor di Deadpool & Wolverine, Shane Reid. Non è ancora chiaro quale versione sia arrivata nelle sale, ma è evidente che i due abbiano avuto non poche divergenze sul set.