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It’s all about that space

Creato il 15 dicembre 2014 da Media Inaf
La parodia NASA del successo di Meghan Trainor “All About That Bass”, Johnson Space Center.

La parodia NASA del successo di Meghan Trainor “All About That Bass”, Johnson Space Center.

Dobbiamo concederglielo: gli americani sanno prendersi in giro. Non è passata una settimana dal lancio definito storico della capsula Orion Deep Space, il modulo che si spera possa accompagnare l’uomo su Marte e asteroidi in un prossimo futuro, che già gli ingegneri NASA tornano alla ribalta delle cronache con un superbo video parodia del tormentone di Meghan Trainor “All About That Bass” declinato in versione spaziale per regalare un sorriso a tutti i naviganti in rete.

All About That Space” cantano e ballano gli stagisti di corvée al Johnson Space Center, trasformato per l’occasione nel set di un videoclip musicale. Autoironia beffarda per i Nerd dell’aerospazio, ben consapevoli delle tante magagne che accompagnano il programma spaziale americano: l’infilata di intoppi, rallentamenti e rimandi, che ha subito proprio il progetto Orion, e con lui Space Launch System, il più grande razzo mai costruito dall’uomo, che doveva volare insieme alla capsula passeggeri nel primo di una serie di test per riportare gli astronauti statunitensi nello spazio con partenza e atterraggio su suolo statunitense, rimandato al 2015.

L’obiettivo dichiarato NASA è riportare l’uomo sulla Luna, raggiungere gli asteroidi a spasso per il nostro sistema stellare (2025) e sognare l’ammartaggio sul Pianeta rosso (2030). Il congresso non ha espresso ancora particolare entusiasmo per quello che sembra un sogno lontano e complicatissimo.

Nel frattempo alla NASA cercano di distrarsi con il motivetto orecchiabile: «I see Orion crew workin’ that ship nonstop / We know we goin’ far / Now put that LAS on top / If you got boosters boosters, just raise ‘em up / ‘Cause every spacecraft needs propulsion / From the bottom to the top». Come a dire: l’equipaggio di Orion sta lavorando senza sosta e sappiamo che la capsula è fatta per andare lontano, ora basta montare il LAS in cima e accendere i booster «perché ogni veicolo spaziale ha bisogno di una spinta dal basso in su».

L’ironia abbonda, specie se pensiamo che con la sigla LAS si intende il Launch Abort System, il sistema di eiezione di emergenza. Ma si sorride, il tutto condito da giovani ricercatori e ingegneri sorprendentemente padroni dei passi di danza che vanno eseguendo.

Non è la prima volta, d’altra parte, che i ragazzi NASA si cimentano con la musica pop. Dagli esperimenti virali del NASA Wallops Harlem Shake al capolavoro di NASA Johnson Style, quelli che siamo abituati a considerare tristi reperti da laboratorio non smettono di stupire con entusiasmo e creatività. Comunicare la scienza vuol dire anche questo.

Il testo originale di “All About That Bass”, scritto e portato al successo da Meghan Trainor (oltre un milione di download negli USA e disco di platino), ha raggiunto i vertici delle classifiche affrontando con taglio positivo e divertente il tema dell’imperfezione fisica, che nell’era delle immagini è diventata per molti giovani un nemico da combattere, causando spesso problemi psicologici e di salute. La regia di Fatima Robinson (Black Eyed Peas, Rihanna, Michael Jackson)e un irresistibile ballerino in carne, con un innato senso del ritmo, hanno fatto il resto.

Agli stagisti NASA auguriamo uguale successo, non fosse altro per distribuire qualche sorriso nella comunità scientifica.

Fonte: Media INAF | Scritto da Davide Coero Borga


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