Magazine Bambini
Il lunedì mattina è uno dei giorno in cui è il mio turno di accompagnare la piccola al nido. Sarà che è lunedì, la ripresa della settimana è dura per tutti, sarà che quando entra al nido con me si deve svegliare prima di quando l’accompagna la mamma, e di solito a quell’ora dorme ancora come un angioletto sotto la coperta, sarà che con me i tempi delle diverse fasi mattutine sono meno flessibili, non si può stare sul vasino a leggere mezz’ora. E forse per altri “sarà” ma, pur essendo contento di accompagnarla al nido ed essendo convinto che le faccia bene per tante ragioni frequentarlo, alcune volte vorrei poter decidere di tirare dritto con l’auto, e non fermarmi al parcheggio, o, ancora meglio, lasciarla dormire aspettando che si svegli tranquillamente da sola. Stamani mentre entravamo abbiamo trovato una bambina della sua classe che si stava togliendo cappello e sciarpa insieme al suo babbo, statisticamente il mio è un orario di ingresso al nido “da babbi”. Le bambine hanno iniziato a chiamarsi e a sorridere. Velocemente si sono cambiate le scarpe con le ciabattine e, senza neanche guardarsi indietro, sono entrate nella stanza correndo. L’ho vista contenta di entrare, di stare con i primi amichetti della sua vita. Svanisce, o si fa sentire meno, anche quel piccolo senso di colpa che si insinua la mattina. Poi penso che probabilmente più di lei avrei io voglia di svegliarmi un po’ più tardi e di avere tempi meno stretti. It's just another manic Monday, I wish it was Sunday...