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It's ovah

Creato il 17 luglio 2012 da The Old Pink Room
E quindi pare che mi sia laureata.
Dottoressa in Giurisprudenza.
Non vi dico la fatica di spiegare a mio nonno che no, non sono avvocato. "Ma come, dopo tutti 'sti anni e non sei neanche avvocato?". NO. E neanche lo sarò mai!
Comunque, il giorno prima della discussione mi sono diretta verso Città della Nebbia in treno. No aria condizionata. Trecento gradi centigradi. Attesa di un'ora per la coincidenza. Primo panino mangiato. Secondo treno. Ancora no aria condizionata, gente molto puzzolente e bambini urlanti. Io che cercavo di ripassare il mio discorso. Lammorte.
Arrivo. Prendo l'autobus, due milioni di gradi centigradi, sudore a profusione, vado a ricevimento. Perché dovete sapere che io il mio relatore non lo vedevo da tipo un mese perché ha pensato bene di andare all'estero e di tornare il giorno prima della mia laurea. Dunque io non sapevo NIENTE. Cosa dovevo dire, quanto tempo avrei avuto, se la tesi gli era piaciuta. Zero. E lui, alle sedicietrenta del giorno prima della discussione e in un mare di sudore che lo hanno fatto sembrare solo un pelo meno figo, ha pensato bene di dirmi che no, il discorso che avevo preparato io non andava assolutamente bene e che dovevo rifarlo. BENE. Niente panico. Niente panico.
Per fortuna avevo deciso di rimanere lì a dormire, altrimenti non avrei mai fatto in tempo a rifare tutto. Invece ce l'ho fatta. E ho anche dormito la notte. Non tantissimo, ma almeno non sono rimasta a fissare il soffitto.
E poi è stato il giorno della mia laurea. E faceva caldo, un caldo fottuto.
Sono arrivati i miei, con i nonni e con le mie due migliori amiche. Ah, e i miei zii con le mie due cuginette, una delle quali è amichevolmente soprannominata "l'Anticristo".
"Quando tocca a te?" Non lo so. I sadici della mia uni hanno messo fuori una lista, ma sopra c'era scritto in gigante "Non costituisce l'ordine di entrata". Ma perché? PEEERCHE'?? Poi c'era un computer dove sarebbero dovuti spuntare i nomi di quelli che dovevano prepararsi a entrare. Tipo roulette russa.
Ma comunque è giunto il mio turno, mi sono messa la mia giacca (perché me la sono messa alla fine) e sono andata.
E MI SONO LAUREATA.
Anche se il presidente della commissione è stato un idiota e si è perso il mio corso di laurea per strada "La dichiaro dottore in... in... in...". In giurisprudenza specialistica, porca puttana. GLIEL'HO DOVUTO DIRE IO. Dopo tutti 'sti cazzo di anni neanche la formula decentemente mi hanno detto. Ma vaffanculo va.
Comunque, chi se ne frega. E' andata. Mi hanno dato anche tutti i miseri punti che potevano darmi. Almeno quello.
E ho avuto la mia corona.
E ho anche pianto.
It's ovah
Sabato la festa, alcuni mi hanno tirato pacco con scuse veramente vergognose, ma peggio per loro.
Mi hanno fatto leggere il papiro. Per chi non lo sapesse è un simpatico poemetto in rima in cui si sputtana allegramente il laureato spiattellando davanti ad amici e parenti tutte le stronzate che ha fatto nella sua vita. Ad ogni errore nella lettura, il laureato deve bere.
Mi hanno conciato così:
It's ovah
 Divisa da pallavolo, stivali orrendi con i brillantini, corona un po' da Lucia Mondella. Praticamente ero Barbie Pallavolista Regina della Tangenziale. 
E le mie cuginette di 6 e 7 anni mi hanno messo lo smalto perlato e con i brillantini. E mi hanno spalmato addosso chili di crema schifosa e spruzzato con un profumo che puzzava. Mi hanno disegnato la faccia con i colori da viso, anzi, ci hanno provato dato che ero talmente sudata da far scivolare il colore.
E ho letto. E ho bevuto.
Ho avuto un momento di cedimento subito dopo, ma una doccia mi ha fatto ripigliare. Io e l'alcool non siamo proprio superamici.
Comunque anche questa è andata. Quelli che sono venuti alla mia festa si sono divertiti e hanno mangiato bene. Io sono contenta di com'è andata. Ed è questo l'importante.
E adesso cuccatevi anche i miei OUTFIT, oggi non ci facciamo mancare niente.
It's ovahVestito della discussione.
Ma mi sono messa anche la giacca, ve lo giuro. Nera, of course. Con le maniche lunghe.
Avrei voluto delle scarpe chiuse, ma non ce le ho e non le ho trovate. O meglio, le avevo trovate, ma erano di Prada e costavano tipo un milione di euro.
It's ovah
Vestito della festa.
Lo avevo comprato per il matrimonio numero due dell'anno scorso, ma non l'avevo mai messo. Finalmente ho trovato l'occasione.
E basta.
Questo è il post più lungo dell'universo.
Ma volevo raccontarvi.
E adesso... adesso chi lo sa.
Staremo a vedere.
Intanto sono dottoressa. Dottoressa in Giurisprudenza.
E questo mi piace.

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