E piove a Londra. Sì, è vero non è una novità, a Londra piove spesso, ma questa volta piove all’interno. All’interno di una sala del Barbican Centre (www.barbican.org.uk) e per l’esattezza nel The Curve, uno spazio un po’ tetro, scuro, buio, definitivamente all’asciutto, ma nel quale, entrando, si viene sorpresi da una cascata d’acqua. Sì, perchè si è entrati nella Rain Room, l’exhibition supportata dall’Arts Council England, che da qualche giorno stupisce, rallegra e bagna, gli spettatori. Digital art, tactile art, interactive art, contemporary art? Rain Room è un po’ tutto questo combinato insieme. Un concept sensoriale pensato dal gruppo Random International (www.random-international.com), alias Hannes Koch, Florian Ortkrass e Stuart Wood, i tre talenti che animano lo studio – con sede nel cuore di Chelsea, ma anche una piccola base a Berlino (così artistica), e che da anni lavorano con l’interattività e la partecipazione attiva dello spettatore. Quando si entra nella stanza della pioggia i sensi del visitatore iniziano ad essere stimolati: diffuso si ode il suono della pioggia. Poi inoltrandosi e camminando verso centro dello spazio, si inizia a percepire l’umido, gli spruzzi diffusi dalla cascata d’acqua. Infine, migliaia e migliaia di goccioline iniziano a cadere leggere, controllate e dettate dal movimento e dalla presenza del visitatore. Cento metriquadri di falling water che incoraggia i visitatori a trasformarsi in attori inaspettati, improvvisati. Un’esperienza reale, magica, e allo stesso tempo particolarmente interessante, quasi scientifica: immaginate la sensazione di controllare l’intensità della pioggia, solo attraverso gesti o movimenti? Stupore, contemplazione, esplorazione, intuizione. Sensazioni, tecnologia, memoria,. Un mix di emozioni da provare, semplicemente Singin’ in the Rain. E allora grazie alla Maxine and Stuart Frankel Foundation for Art e specialmente grazie al Barbican Art Gallery che fino al tre di marzo (2013) ospita l’installazione – oltretutto gratuita. E un thank you a Felix Clay per le immagini da sogno.