Come lui, che di certo avrebbe saputo subito come estrarre i pennarelli da una borraccia.
Come lui che dopo aver dormito sotto la coperta di patchwork della nonna, usando la sella come guanciale, si alzava all'alba e passava tutto il giorno sul suo destriero a guidare la mandria su e giu' per le praterie.
Come lui che anno dopo anno si e' fatto un mazzo cosi' nella merda delle stalle e giu' dai burroni a salvare i cavalli per poi avere dei figli schizzinosi che salvano anfore o concertisti.
Per una madre, la giornata non e' mai finita, ma e' il mio lavoro e l'ho scelto io Arrivare appena in tempo ad impedire i disastri di mia figlia di due anni, farmi mungere dalla piccola e cambiare a rotazione pannolini pieni di cacca e pipi'. Queste sono le mie soddisfazioni, queste bimbe, questi profumi, cose uniche.
Stasera aspettero' che le bimbe si addormentino, che fuori si scenda sotto zero, mettero' la camicia, la copertina sulle gambe, apriro' il nuovo numero di marie claire idee di natale e mi sentiro' pronta per affrontare un'inverno pieno di disastri da evitare, di cacca da cambiare e di tanto tanto amore.
Dedico questo post a Francesca che il veterinario l'ha sposato davvero e ieri ha dato alla luce Matteo (la camicia a quadrettoni te la porto a Pinerolo)