Itaca, Itaca, Itaca!
So bene di non poter sperare
d’aver Penelope ad attendermi
e nessun letto confortevole
intagliato in secolare ulivo.
Itaca, Itaca, Itaca!
Non ombra di Telemaco
mi si farà incontro,
ché dai miei lombi martoriati
non germogliò mai vita.
Itaca, Itaca, Itaca!
Mendìco, certo, approderò,
ma come Rimbaud infinitamente
più ricco d’assoluto!
Itaca, Itaca, Itaca!
Avrò bastante forza
per tendere l’arco?
Ma non temete, Proci:
gli inviperiti strali
non scoccherò sui vostri
gonfi petti; di sola cordiale
indifferenza, il mio sguardo
armerò a vendetta.