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Italia a picco

Creato il 30 agosto 2011 da Marcar

Il perseverare del capitalismo gerontocratico di casa nostra, unitamente alla ormai completa sottomissione del popolo italiano alle logiche dei potentati europei, oltre alla cronica incapacità persino di ragionare in termini logici del peggior governo della storia repubblicana, hanno ormai condannato l'Italia al declino completo e irrefrenabile.

I numeri, oltre gli economisti più accreditati, parlano chiaro: persino la pesantissima, e ingiusta, manovra ferragostana di quei cancri viventi che si agitano in parlamento, equamente divisi tra vera e inossidabile maggioranza e finta opposizione, non servirà a nulla. Sistemano parzialmente i conti solo per indebitarsi ancora, tanto è vero che Tremonti ripete che servirebbero gli Eurobond, ovvero i debiti fatti in sede europea, ovviamente tra le pernacchie dissenzienti di francesi, inglesi e tedeschi. In Europa, del resto ,come in Italia, comandano le banche, almeno dal punto di vista economico. La BCE manovra la moneta europa a suo piacimento, ordina le politiche economiche dei vari stati (da noi, addirittura con la letterina sbandierata ai quattro venti dal governo in carica, nel momento di far lagrimare Berlusconi mentre metteva le mani in tasca agli Italiani... parole sue, non mie).

Ma state tranquilli, cari Italiani: sta per scendere in campo quel manichino imbellettato di Montezemolo (così caro a Grillo, tra i tanti) che si compra pagine di giornale, dato che i soldi certo non gli mancano, per finire di imporci il peggio del peggio del capitalismo fricchettone nostrano.

La Gerontocrazia nazionale non ha proprio limiti se ora deve affidarsi persino a questo tizio... Incredibile? No no, da noi è perfettamente normale. Se c'è riuscito Berlusconi, figuriamoci se non può scendere in campo anche lui...

Qualcuno tra voi, certamente, il voto glielo darà, magari per protesta... Che fresconi, che siete, ragazzi! E non fate quella faccia... Mi par di vedervi... Chi, tra voi, non ha sprecato la scheda elettorale per rovinarsi dando la fatal crocetta al Cavaliere o a Bersani? E' o non è la maggioranza dell'elettorato attivo?

Per chi ho votato io? Non per loro due, giuro. Il mio voto non danneggia il Paese, garantito, dato che i miei preferiti in parlamento non ci sono e quindi, danni non ne fanno. Ecco perché io posso parlare e scrivere liberamente, e molti altri, quasi tutti, no. E insieme, allegramente o no, andiamo a picco.

Il Paese è spacciato. Se fa il capitalista. Se fa come l'Islanda, forse no.

Perché qui, anche se non ve lo dicono giornali e telegiornali, la soluzione è solo una e trina: uscire dal capitalismo di stato, uscire dall'Europa e soprattutto rendere pubbliche le banche e la Banca d'Italia.

Di colpo, spariscono manovre, debiti, sacrifici, e torniamo ad essere una nazione che liberamente batte moneta e decide la propria vita, senza ingerenze di nessuno. Ci riprendiamo la meravigliosa Costituzione che il Trattato di Lisbona ha oscurato e ricominciamo a respirare.

Impossibile? Utopico. No: basta volerlo. E crederci. E voi che fate?


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