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Italia: bollettino di guerra anche con Minosse che obnubila. Pensioni a rischio, uffici postali che chiudono, Monti fino al 2013. C’è altro? Sì, i precari...

Creato il 11 luglio 2012 da Massimoconsorti @massimoconsorti

Italia: bollettino di guerra anche con Minosse che obnubila. Pensioni a rischio, uffici postali che chiudono, Monti fino al 2013. C’è altro? Sì, i precari...

Siccome l’Inps ha accorpato nel suo grande ventre molle altri enti previdenziali, ereditandone ovviamente i debiti, nel breve periodo ci potrebbero essere problemi per il pagamento delle pensioni. Ultimi in ordine di tempo, l’ex Inpdap e l’ex Enpals, l’Istituto dei dipendenti pubblici e locali e dello Spettacolo. Mentre per i lavoratori dello spettacolo il “buco” passivo è di soli 306 milioni di euro, per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni si parla di una voragine di oltre 5 miliardi di euro. Stavolta però il deficit non è imputabile agli sprechi ma al blocco del turn-over che ha impedito la sostituzione degli impiegati in quiescenza. Così l’Inpdap si è ritrovato a erogare pensioni senza la possibilità di introitare nuovi contributi. Chi pagherà ancora una volta leggi fatte a pene di segugio? I pensionati. Chiuderanno oltre 1000 uffici postali. On-line c’è già l’elenco. Le Poste dicono che sono antieconomici per cui, gli abitanti e i pensionati di una frazione, di un piccolo paese, di un quartiere poco redditizio saranno costretti a prendere l’autobus se non il treno per imbucare una lettera o riscuotere la pensione. Le Postestanno cercando di ovviare alla situazione creando centri multiservizi con gli enti locali. Gli affezionati alla corrispondenza, sentitamente, ringraziano. Buone notizie, invece, per gli automobilisti, i motociclisti, i ciclisti, i pedoni vessati dalle forze dell’ordine in generale: scenderanno le multe. In commissione trasporti si sono accorti che quelle attuali sono “al limite della decenza”, che bravi! Serrata il 26 luglio delle farmacie. C’è il rischio che i farmacisti disdicano l’accordo con il Servizio Sanitario Nazionale. Da ora in poi, come in America, le aspirine si troveranno dal tabaccaio e il Viagra in erboristeria. Ultima perla. In Italia i precari sono 3.315.580. Vivono con 836 euro al mese. Questo sì che è progresso.



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