Magazine Attualità

Italia, Buffon: ”Siamo maturi e affidabili”

Creato il 28 maggio 2014 da Nicola933

Dal ritiro di Coverciano, il capitano azzurro e della Juventus Gianluigi Buffon ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole: ” Sul suo quinto mondiale: Facendo gli scongiuri dovrebbe essere il quinto. E’ un buon traguardo, ma non pr questo mi appaga pienamente. Come in tutte le competizioni di valore, ci si prepara ad affrontarle per cercare di stupire il più possibile, sia come singolo, che come squadra. Sull’obiettivo: Non mi sento di dire oggi con certezza assoluta che noi potremo raggiungere la finale. Penso che la nostra Nazionale sia diventata una squadra affidabile, nel senso che riesce a vincere spesso le partite che deve vincere ed alcune volte riesce a sorprendere nelle occasioni nelle quali non siamo favoriti. Mi riferisco alla Spagna o al Brasile, in Confederations. Dai quarti di finale in avanti sarà ugualmente un buon mondiale, anche perché dipenderà molto dalle squadre che si incontreranno nel proseguimento del torneo. Ipoteticamente, potremmo affrontare la Spagna e ci potrebbe stare di uscire. Ogni tanto non vincono i più forti, ma i più bravi. Quando ho detto questo era solo per dare importanzaad alcune qualità della nostra squadra, che erano l’unione di gruppo e di intenti e il senso di appartenza. Sul confronto Mondiale-Champions: Un Mondiale è il massimo riconoscimento e il massimo successo che un calciatore possa conseguire. La Champions è meno nazionale come discorso, ma hai più probabilità di vincerla perché si gioca ogni anno, mentre il Mondiale ogni quattro. Sul gap da Brasile e Spagna: Siamo una squadra matura, con delle certezze, che conosce i pochi limiti e, per questo, una squadra affidabile. Però bisogna riconoscere con noestà e trasparenza i valori degli avversari: quando parli di Spagna, Argentina, Brasile e Germania, sai che partiamo un gradino sotto. Queste sono le favorite, poi, a seguire, metto noi, la Francia, che ha un potenziale davvero grande, che il Belgio, che non sarebbe più nemmeno una sorpresa, se dovesse arrivare nei quarti o in semifinale. Poi, come sempre capita, c’è un africana che fa bene. Ci sono gli ingredienti giusti per vedere davvero un bel Mondiale. Su Cassano, Rossi e Balotelli: Li vedo bene, c’è la predisposizione da parte di tutti di fare il massimo e di non avere rimpianti. Già questi presupposti possono far capire che da parte nostra c’è la volontà di lavorare bene e di mettersi a disposizione dell’allenatore per il bene comune. Se poi, per il bene comune, dovesse esaltarsi qualche singolo, ne saremmo tutti felici. Sull’Irlanda: Arriveremo dopo dieci giorni di grande lavoro, ma non vorremmo sfigurare. Vogliamo cominciare ad accaparrarci delle certezze che possono fare solo bene in vista della prima gara del Mondiale. Sulla sfida con gli altri portieri: Ho 36 anni, è giusto che le sfide le facciano i più giovani, perché quando avevo 28 anni, se mi avessero paragonato ad un 36enne mi sarei anche offeso. Su Inghilterra e Uruguay: Probabilmente in questo momento, l’Italia è una squadra che può pensare di spingersi un pò più in là rispetto a loro. L’Inghilterra è quasi rivoluzionata, con molti giovani, quindi non parte con il favore del pronostico, perché ci sono molto incognite. Se riuscisse a trovre subito l’amalgama potrebbe anche stupire, ma è normale che non possano partire da favoriti. L’Uruguay è un’altra squadra affidabile come noi: difficilmente fallisce le partite che deve vincere. Sul lavoro di questi giorni: E’ molto utile perché dà un’idea a chi non era presente alla Confederations a quello cui andremo incontro. Prepara il fisico e la monte a quello che ci verrà richiesto. A questi livelli, bisogna cercare di trovare le condizioni migliori a cui farci esprimere ed evitare di andare incontro ad un alibi. Sulla necessità di dare una risposta alle difficoltà del calcio italiano: Se avessimo questo tipo di potere, sarebbe un’altra bella responsabilità. Sappiamo che dalle nostre fortune, dalla nosstra pubblicità, che speriamo sia positiva ai Mondiali, passerà molta gioia tra i tifosi italiani e tra la stampa italiana e, probabilmente, alcune problematiche verrebbero accantonate e dimenticate, e questa sarebbe per noi sarebbe una grande gratificazione. E’ anche vero però che questa responsabilità va condivisa con tutto il movimento calcistico e con tutta la popolazione italiana. Perchè il Mondiale il 13 luglio finisce e ricomincia la vita di tutti giorni. E’ un discorso molto complesso, che va al di là del rettangolo verde e di una vittoria o di una sconfitta. Sui rinnovi di Conte e Prandelli: Quando si viene da anni importanti, la speranza di ogni allenatore è quella di poter continuare il lavoro e il progetto perché c’è la sensazione di non aver sparato tutte le cartucce. Questi margini di miglioramento possono emergere solo se si dà continuità. Sul nuovo gruppo azzurro: Ne parlavamo anche con qualche ragazzo a fine allenamento: la dedizione, la costanza e la serietà con la quale stiamo lavorando non si riscontra in ogni ritiro. Per questo, è molto bello e mi auguro che questo tipo sia foriero di grandi risultati. Sulla differenza tra Juve da Champions e Nazionale da Mondiale: Il Mondiale è una competizione talmente strana e breve, nella quale alcune volte i parametri dei valori non vengono rispettati, che può sorprendere una squadra che in quel momento arriva con maggiore energia, maggiore freschezza e, magari, maggiore fortuna. A differenza della Champions, che dura tutto l’anno, c’è maggior spazio per un’outsider di entrare tra le favorite. Sulla mancanza di esperienza internazionale: Noi abbiamo dei ragazzi anche molto giovani, ma in campo non vanno tutti e 23. Solitamente il mister riesce a mixare bene questo equilibrio anagrafico. E’ normale che in queste competizioni ci siano tanti ragazzi perché saranno loro i protagonisti futuri e questo servirà loro come esperienza”.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :