Magazine Società

Italia: cala il debito pubblico, frena l’inflazione

Creato il 14 ottobre 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Secondo Bankitalia, ad agosto è sceso di 15,5 miliardi rispetto al mese precedente, attestandosi a 2.184,7 miliardi. A luglio, il debito era a quota a 2.200 mld. Ad agosto 2014, era di 2.148 mld. Contestualmente, sono in aumento le entrate tributarie che, sempre secondo Bankitalia, sono state pari ad agosto a 33,7 miliardi, in aumento di 1,2 miliardi rispetto allo stesso mese del 2014 (32,6 miliardi).

(statoquotidiano.it)

(statoquotidiano.it)

Italia: cala il debito pubblico, frena l’inflazione. Nei primi otto mesi del 2015, le entrate tributarie sono state complessivamente pari a 258,7 miliardi, in aumento dello 0,8 per cento rispetto a quelle relative allo stesso periodo dell’anno precedente (256,6 miliardi). Intanto l’inflazione a settembre ha fatto registrare una “frenata” rispetto alle previsioni: in particolare, i prezzi sono scesi dello 0,4% su base mensile, e sono aumentati dello 0,2% su base annua in misura inferiore alla stima preliminare che era del +0,3%. Lo ha reso noto l’Istat, specificando inoltre che la diminuzione su base mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente al ribasso – su cui incidono fattori di natura stagionale – dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-4,0%), parzialmente compensato dall’aumento dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+1,7%).

Nessuna variazione per il cosiddetto “carrello della spesa”. In particolare, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza ossia il cosiddetto “carrello della spesa” non hanno infatti subito variazioni rispetto al mese precedente registrando un flessione stabile a -0,3% su base annua. Si segnala a tal proposito il “boom” dei prezzi dei vegetali freschi e dell’olio di oliva, mentre frena la crescita dei prezzi della frutta. Vale a dire, i prezzi dei vegetali freschi sono aumentati del 10,5%, e 13,5% su base annua; aumenti congiunturali meno ampi si rilevano per i prezzi del Pesce fresco di mare di pescata (+1,3%, +1,1% in termini tendenziali) e del Pesce fresco di mare di allevamento (+0,6%, +3,8% su base annua). Per contro, i prezzi della frutta fresca diminuiscono dello 0,9% su base mensile ma fanno registrare un’accelerazione della crescita tendenziale (+5,0%, da +4,4% del mese precedente).

Il dato dell’inflazione preoccupa i consumatori secondo cui la “frenata” dimostra come la ripresa sia ancora lontana, mentre Confesercenti auspica che “la tendenza al ribasso del prezzo dei beni energetici produca un effetto sui bilanci delle famiglie, liberando risorse da destinare ai consumi”. (AGI)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :