Parisse inaugura le segnature
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Grande inizio Italia, multifase avanzante e convinto che culmina con la meta di Parisse ben servito da Van Zyl, Mirco fa 7 a 0 al quarto minuto.
Minuto 8, gran carica di Parisse che da il la all'azione che si conclude con un buon grabber kick di McLean che lancia Benvenuti ma l'ala non riesce a schiacciare in meta.
Pian pianino ci spegniamo un po' e al minuto 18 subiamo il pareggio: Paul Emerick è il più forte fra i loro trequarti, se non lo si placca con decisione fa danni e ce ne accorgiamo bene quando ci buca e serve un gran assist a Wyles che segna la meta e la trasforma per il 7 a 7.
In mischia chiusa non ce n'è, guadagniamo sempre calci come quello al minuto 22 che Mirco manda tra i pali, 10 a 7. Cinque minuti dopo, uno sciocco fuorigioco di Orquera da la possibilità a Wyles di andare per i pali e l'estremo USA non sbaglia, pareggio 10 a 10.
Al 30esimo imbastiamo bene un'azione da touch e anche se rischiamo di perdere palla, riusciamo a muoverla e Orquera va in meta approfittando di una difesa inguardabile statunitense, 15 a 10.
A 3 dalla fine del primo tempo una buona intuizione di Semenzato serve Castro a un metro dalla meta ma il pallone viene tenuto alto; due minuti dopo il pilone di Leicester va in meta di potenza, Mirco sbaglia ancora la trasformazione e si resta sul 20 a 10.
Primi dieci minuti di ripresa a tratti inguardabili: in attacco ci mangiamo dei soprannumeri assurdi e in difesa non saliamo mai e facciamo fare loro tanta strada.
Poi subentrano NOVE minuti di mischie ripetute che ci faran anche guadagnare l'uomo in più ma nient'altro in termini di punti o gioco.
Continuiamo a mangiarci occasioni colossali in attacco e alla fine la quarta meta del bonus arriva sempre grazie alla mischia ordinata da cui scaturisce la meta tecnica, Mirco trasforma ed è 27 a 10.
Più niente da ricordare fino alla fine in un match che si conclude così 27 a 10.
Ribadisco il concetto abbiamo vinto col bonus e va bene così, certo che però magari qualche soluzione alternativa alla mischia ordinata la potevamo anche provare visto che davanti non avevamo certo gli All Blacks. Comunque secondo me l'aspetto più preoccupante rimane la difesa, non saliamo mai, aspettiamo sempre gli avversari e facciamo fare loro troppi metri ed è molto pericoloso in prospettiva Irlanda.
Italy: 15 Luke McLean, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Gonzalo Canale, 12 Gonzalo Garcia, 11 Mirco Bergamasco, 10 Luciano Orquera, 9 Fabio Semenzato, 8 Sergio Parisse (c), 7 Mauro Bergamasco, 6 Alessandro Zanni, 5 Cornelius van Zyl, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Salvatore Perugini.
Replacements: 16 Fabio Ongaro, 17 Andrea Lo Cicero, 18 Marco Bortolami, 19 Paul Derbyshire, 20 Edoardo Gori, 21 Riccardo Bocchino, 22 Giulio Toniolatti.
USA: 15 Chris Wyles, 14 Takudzwa Ngwenya, 13 Paul Emerick, 12 Andrew Suniula, 11 James Paterson, 10 Roland Suniula, 9 Mike Petri, 8 Nic Johnson, 7 Todd Clever (c), 6 Louis Stanfill, 5 Hayden Smith, 4 John van der Giessen, 3 Matekitonga Moeakiola, 2 Chris Biller, 1 Mike MacDonald.Replacements: 16 Phil Thiel, 17 Shawn Pittman, 18 Scott LaValla, 19 Pat Danahy, 20 Tim Usasz, 21 Nese Malifa, 22 Blaine Scully.