La settimana appena trascorsa ha consacrato l'Italia come la nazione leader di due sport olimpici: la scherma ed il nuoto di fondo.
Nella secolare arte del combattimento con la spada, i numeri evidenziano la netta ed a tratti imbarazzante superiorità azzurra nei confronti degli avversari: 5 ori, 2 argenti e 3 bronzi, 10 medaglie complessive su 12 discipline in programma e primo posto finale nel medagliere complessivo degli Europei. Entrando nello specifico, gli azzurri sono competitivi in tutte le armi, compresa la spada maschile (unica a non aver raggiunto il podio, anche se Tagliariol resta tra i migliori interpreti della specialità). Nel fioretto maschile e femminile, inoltre, siamo addirittura quasi imbattibili (nelle prove a squadre i tecnici devono spesso risolvere dei piacevolissimi problemi di abbondanza) e fenomeni come Vezzali e Baldini non tradiscono davvero mai le aspettative. In chiave Londra 2012, dunque, la scherma sarà lo sport fondamentale (potenzialmente vale 8-9 medaglie) dal quale dipenderanno i destini tricolori.
La programmazione ed i giusti investimenti portano sempre a dei risultati certi. E' quanto avvenuto nel nuoto di fondo, dove ora, con un progetto decennale che ha consentito di coltivare i giovani talenti sin dalla tenera età, si raccolgono i frutti di quanto seminato. Martina Grimaldi e Giorgia Consiglio, infatti, non solo rappresentano il top al mondo in questa specialità, ma, vista la verdissima età, è auspicabile pensare che dettino legge anche per il prossimo decennio. Stesso discorso per Edoardo Stochino, quarto nella 25 km. Per quanto riguarda Valerio Cleri, invece, si tratta di un campione ormai affermato (29 anni), rafforzatosi psicologicamente con il susseguirsi delle vittorie ed ormai pronto per l'ultima consacrazione, quella a Cinque Cerchi.
Segnali di grande crescita giungono anche dalla pallanuoto maschile, dove la nazionale allenata dal ct Campagna si è aggiudicata il Torneo Otto Nazioni sconfiggendo squadre del calibro di Stati Uniti e Germania. Il nuovo gruppo tricolore piace per freschezza ed imprevedibilità, qualità di cui il Settebello era carente negli ultimi anni. Molto convincenti gli attacchi in superiorità numerica, con la palla che quasi sempre viaggia rapida e veloce. Buona anche l'organizzazione difensiva, con il portiere Tempesti a fungere da solito baluardo. Tra i singoli spiccano in particolare l'oriundo Figlioli, dotato di un tiro poderoso dalla distanza, ed i giovani Luongo e Gitto, senza dimenticare Felugo, autentico leader carismatico della squadra.
In molti sport, infine, si sono distinti superbamente molti talenti in erba, i quali garantiscono un futuro roseo per il nostro Paese. Si tratta di Leonardo Mutti (Campione d'Europa Under16 nel tennis-tavolo), Gianluigi Quinzi (Campione d'Europa Under14 nel tennis), Stecchi e Vallortigara nell'atletica (rispettivamente argento nell'asta e bronzo nel salto in alto ai Mondiali juniores), senza dimenticare i 3 ori iridati Under23 pervenuti dal canottaggio, con l'Italia terza nel medagliere di categoria. Insomma, si può tranquillamente affermare che se il presente è splendente, il futuro non potrà che essere scoppiettante e ricco di soddisfazioni.
Federico Militello