20 anni di Sondrio, Arianna Fontana rappresenta ormai non solo la punta di diamante della nazionale azzurra di short track, ma anche una delle prime cinque migliori interpreti al mondo di questo sport. Già bronzo ai Giochi Olimpici di Torino 2006 (appena 16enne) nella staffetta, la forte pattinatrice nostrana ha successivamente raccolto un argento mondiale individuale nel 2007 (nei 500), un altro bronzo olimpico sempre nella distanza più breve e tre titoli del Vecchio Continente (oltre che numerosi podi in Coppa del Mondo, tra i quali i tre secondi posti agguantati negli ultimi due week-end). Quel che colpisce di Arianna in questo primo squarcio di stagione, tuttavia, è la grande sicurezza nei propri mezzi: l'atleta del Bel Paese, infatti, ha raggiunto la piena maturità agonistica e, seppur giovanissima, in gara ragiona ormai come una veterana. Oltre che lustro per l'Italia, questa ragazza costituisce anche sicuro vanto per l'Europa intera, altrimenti incapace di contrapporre delle rivali credibili alle potenze asiatiche e nord-americane. Insomma, da grande promessa la Fontana si è trasformata in vera e propria realtà consolidata. A questo punto l'ambizione primaria di questa stagione diventa la classifica di specialità dei 500 metri, specialità in cui l'italiana ha raggiunto una continuità di rendimento impressionante. L'obiettivo, dunque, è alla portata, così come il primo trionfo in Coppa del Mondo. Alle spalle dell'ormai affermata campionessa mi piace segnalare anche le prestazioni della 16enne Arianna Valpecina, già piuttosto competitiva nei 1500: forse sta nascendo una nuova stella. L'Italia ha ben figurato anche in campo maschile con i podi di Rodigari e della staffetta maschile. Bene in particolare la new-entry Tommaso Dotti, certamente il più talentuoso tra le novità della squadra. Peccato per l'infortunio occorso a Yuri Confortola che, ancora giovanissimo (24 anni), avrà certamente tempo e modo per tornare su livelli di eccellenza.
Lo storico bronzo conseguito dagli azzurri del baseball nella Coppa Intercontinentale non raffigura di certo una mera casualità, bensì il frutto di un progetto serio e lungimirante partito ormai da qualche anno e dal quale stanno affiorando i primi risultati. Vediamo quali sono i motivi che hanno consesso al Bel Paese di diventare una grande di questa disciplina. In primis certamente la modifica del campionato italiano, attualmente impostato sul modello della Lega Americana con franchigie dotate anche di una 'squadra B' nelle serie minori dove far maturare i giocatori di maggior interesse. La Federazione, inoltre, ha investito in modo deciso sui settori giovanili, come dimostrano i successi tricolori nei vari Europei Under21. La decisione di puntare in maniera decisa sugli oriundi, infine, ha permesso quell'ulteriore salto di qualità che ha consentito di colmare il gap con le grandi nazionali straniere: a tal proposito ritengo che persino Cuba potrà presto essere sconfitta dalla nostra selezione tricolore. Questo trend di crescita appare solo agli albori ed in futuro i risultati non potranno che migliorare ulteriormente.
Federico Militello