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'Italia, come stai?': Molmenti, un campione vero; l'intenso week-end dei motori

Creato il 13 giugno 2011 da Federicomilitello
'Italia, come stai?': Molmenti, un campione vero; l'intenso week-end dei motori
Daniele Molmenti è uno dei campionissimi attuali dello sport italiano, le cui gesta, purtroppo, non vengono esaltate degnamente e con i dovuti spazi dalle varie testate giornalistiche cartacee ed on-line. Già da diverse stagioni grande protagonista della canoa-slalom, il 26enne di Pordenone è diventato il dominatore indiscusso di questa disciplina, della quale detiene contemporaneamente i titoli di Mondiali, Europei e Coppa del Mondo. Il fuoriclasse tricolore sta entrando nella fase della vita che per uno sportivo significa il raggiungimento della piena maturità agonistica, dove raggiungono il picco le potenzialità fisiche e le consapevolezze mentali. Molmenti possiede una dote tipica dei fenomeni veri: riesce ad esprimere il massimo rendimento proprio in occasione dei momenti cruciali dove si assegnano le medaglie, controllandosi e dosando le forze, invece, nelle batterie di qualificazione e semifinale. Inoltre colpisce il suo innato eclettismo, la sua capacità di adattarsi a qualsiasi corso d'acqua. Per la prima volta, inoltre, ha debuttato anche in una competizione ufficiale nel C2 con il giovanissimo (e molto promettente) Roberto Colazingari, non nascondendo l'ambizione (al momento più potenziale che concreta) di cimentarsi alle Olimpiadi di Londra anche in questa difficile specialità. ''Al momento nella canadese mi diverto e mi permette anche di prendere confidenza con un giorno d'anticipo del percorso di gara'', le parole del forte friulano.
Fine settimana stracolmo di appuntamenti per gli appassionati di motori. In una sola giornata si sono accavallati Motomondiale, F1, Superbike, Motocross e 24 ore di Le Mans. L'Italia, nel bene o nel male, è stata protagonista in tutti e cinque gli eventi citati. In F1 la Ferrari, al di là dell'incidente di Fernando Alonso e dell'errore di Felipe Massa, ha sbagliato ancora una volta la strategia: sta diventando una triste consuetudine. E' risultato quanto meno curioso, infatti, sostituire le gomme da bagnato con quelle intermedie quando proprio il giro successivo ha ripreso a piovere (eppure tutte le squadre sono dotate di modernissimi satelliti per monitorare in tempo reale le previsioni meteo): un azzardo che ci può stare per un pilota nelle posizioni di rincalzo, ma non per chi è in lotta per podio e vittoria. A questo punto le speranze iridate si sono completamente inabissate: d'ora in poi l'obiettivo sarà il conseguimento di qualche successo parziale, specialmente in piste 'amiche' come Valencia e Monza. Nello stesso momento, tuttavia, si dovrà progettare la monoposto per il 2012, nella speranza di colmare definitivamente il gap con la Red Bull. Ferrari a parte, quello di Montreal è stato uno dei Gran Premi più appassionanti di tutti i tempi, con le ultime 15 tornate che hanno regalato brividi e sussulti. Bravo e fortunato l'inglese Jenson Button, abile nell'approfittare di un errore di Vettel proprio all'ultima tornata. Il campione del mondo tedesco, però, resta di gran lunga il miglior pilota di questo inizio campionato, avendo raccolto 5 primi e 2 secondi posti su sette gare: una continuità impressionante. In Canada, inoltre, è tornato a ruggire il grande Michael Schumacher. A dispetto di una Mercedes anni luce distante dalle scuderie di vertice, il Kaiser ha dimostrato a 42 anni di possedere ancora una classe cristallina, indovinando con esperienza il momento ideale per cambiare le gomme, destreggiandosi da vero 'mago della pioggia' sul bagnato, compiendo un sorpasso-doppio da antologia su Massa e Kobayashi e resistendo con grande ardore agli attacchi di Button e Webber, le cui vetture realizzavano tempi sul giro più veloci di 2-3 secondi. Insomma, il fenomeno di Kerpen è tornato e non è escluso che con una monoposto finalmente all'altezza della situazione possa tornare a lottare per podi e vittorie.
Se la F1 regala sorpassi, incidenti ed emozioni in ogni gara (in gradita controtendenza rispetto al passato), la MotoGp ha subito la metamorfosi opposta, con competizioni che quasi sempre si decidono nelle prime tornate ed il cui esito si comprende sin dalle prove del giorno prima. Stoner, attualmente, guida in totale controllo, rassicurato da una Honda che sembra tornata quella dei primi anni Duemila, ovvero due gradini superiore alla concorrenza. Il rendimento degli italiani non è stato eccezionale. Andrea Dovizioso ha raccolto un prezioso secondo posto, tuttavia in questa prima parte di stagione non ha mai dato l'impressione di poter competere per la vittoria, spesso accontentandosi di piazzamenti di rincalzo. Continuano le cadute in gara di Marco Simoncelli, il più talentuoso tra i nostri centauri. L'estroso e simpatico romagnolo dovrà superare questo momento di difficoltà, cercando di afferrare 2-3 podi consecutivi nelle prossime gare senza rischiare esageratamente, per poi sferrare l'attacco alla vittoria nella parte finale di stagione. Di sicuro, quando troverà stabilità e continuità di rendimento, SuperSic lotterà stabilmente e sistematicamente per il Mondiale. In questo senso il passaggio alle 1000 di cilindrata nel 2012 dovrebbe agevolarlo. Lo stesso dicasi per Valentino Rossi, sul quale bisogna fare estrema attenzione a dare giudizi affrettati: questo primo anno in Ducati deve essere considerato di apprendistato. Essendo i test ridotti all'osso, il Dottore deve sviluppare il proprio mezzo in occasione dei Gran Premi e questo non aiuta. I tecnici, nel frattempo, stanno assimilando le modalità di lavoro del nove volte iridato e le sue esigenze di guida. Il prossimo anno il binomio Rossi-Ducati sarà pronto per sferrare l'attacco al titolo. Andrea Iannone, dopo un inizio promettente, si è rivelato la più grande delusione azzurra della stagione motoristica, essendo ormai sparito dalle posizioni di vertice da 5 gare, vittima di cadute ed irrisolti problemi di assetto.
Nel Mondiale Mx1 di Motocross Antonio Cairoli ha colto due secondi posti nel Gp di Portogallo vinto dal belga Clement Desalle. Quest'ultimo guida la classifica generale con 12 punti di vantaggio sul quattro volte iridato azzurro. Il 25enne siciliano sta ormai recuperando definitivamente dall'infortunio al ginocchio patito ad inizio stagione e, seppur debilitato, è riuscito a mantenersi pienamente in gioco per l'iride. Mondiale Supebike ormai lontano, infine, per il Corsaro Max Biaggi, lontano 72 punti dal capoclassifica Carlos Checa, il quale sta vivendo un vero e proprio anno di grazia con ben 8 successi su 12 prove complessive. Alla 24 ore di Le Mans, infine, Rinaldo Capello non ha potuto sferrare l'assalto al suo quarto successo a causa dell'incidente (senza conseguenze) del compagno di squadra McNish. La Ferrari, invece, è giunta seconda nella categoria GTE Pro. Alla guida della monoposto del Cavallino Rampante vi era anche Giancarlo Fisichella.
Federico Militello

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