Italia - Costarica

Creato il 21 giugno 2014 da Misterjamesford
La trama (con parole mie): noi della Terra dei cachi non sappiamo proprio farci mancare niente, in termini di sofferenza calcistica - e non solo, ma questa è un'altra storia -.
Così, dopo l'infausto risultato di ieri sera che ha riaperto i giochi per l'Uruguay, abbiamo deciso di renderla ancora più difficile disputando una delle peggiori partite che la Nazionale di Prandelli abbia mai giocato e tornando a capo chino negli spogliatoi dopo essere stati battuti dal Costarica, che doveva essere la squadra materasso del girone e si è rivelata una sorpresona.
Da un lato, è anche meglio così.
Dall'altro, martedì contro l'Uruguay saranno cazzi da cagare, e dovremo giocarci il Mondiale come se fossimo già alla fase di eliminazione diretta.

Onestamente, alla notizia dell'assenza di Paletta in campo, pensavo anch'io che la partita contro il sorprendente Costarica si sarebbe rivelata una sorta di rilassante discesa dopo la tensione accumulata con gli inglesi: evidentemente, però, i nostri cari Azzurri sanno soltanto soffrire, sfoderando ottime prestazioni con avversari sulla carta di livello e sottovalutando clamorosamente le squadre non "di cartello" - in questo senso, dovremo fare attenzione all'eventuale incrocio con la Colombia agli eventuali ottavi di finale -.
La partita di oggi - anche se, tecnicamente, si parla di ieri pomeriggio - è stata una delle più brutte del Mondiale - battuta, probabilmente, solo dai pareggi di Nigeria e Iran nel primo turno e da quello più recente di Giappone e Grecia -, mal giocata - dall'Italia -, mai decollata, mai davvero emozionante.
Nonostante, infatti, un paio di fiammate da una parte e dall'altra, l'impressione è stata quella del tipico match di fine stagione, quando tutti i giochi sono fatti e resta giusto da onorare in qualche modo il campo: ora, non so se i Nostri pensassero che in Costarica non si sapesse neppure cos'è un pallone da calcio, ma la squadra che aveva - seppur con difficoltà - domato l'Inghilterra è apparsa immobile - anche se, alla fine, il buon Ciro è rimasto in panca - e priva di carattere e mordente.
Buffon, al rientro, non ha certo fatto gridare al miracolo, e quasi quasi mi ha fatto rimpiangere il buon Sirigu, che probabilmente ha molta più fame del Capitano.
La difesa - malgrado l'assenza del già citato Paletta - non è pervenuta: l'Abate di Natale, essendo stato piantato fuori stagione e in un clima che non gli è congeniale, deve aver toccato due palloni in croce, Chiellini e Barzagli hanno avuto il fiato corto per tutto il match, mentre D'Artagnan, ancora una volta, è stato l'unico a far vedere perlomeno una certa volontà.

Nel centro del campo abbiamo, purtroppo, perso la partita.
Marchisio, visibilmente appannato, non è stato all'altezza del primo match.
Pirlo, per quanto sia sempre Pirlo, era in una delle sue giornate in cui costa troppo fare il fenomeno.
Capitolo De Rossi: vedasi Marchisio.
Cadrega, il migliore degli Azzurri contro gli anglosassoni, ha tenuto fede al suo nuovo nome.
Ed è rimasto sotto il tavolo.
E poi c'è stato Thiago Motta.
Onestamente, ad un certo punto, dopo essermi chiesto se fosse in campo oppure no, ho creduto che Paletta avesse sfruttato un trucco in stile Diabolik per sostituirsi al centrocampista del Paris Saint Germain. O che i nostri naturalizzati di origine sudamericana avessero deciso di complottare per minare le già non troppo clamorose possibilità dell'Italia di proseguire nel suo cammino.
Comunque, complimenti: perchè il sempre attivo Thiago è il primo morto vivente a partecipare ad un Mondiale.
Nel corso della ripresa Prandelli prova a salvare il salvabile, gettando nella mischia Cassano - inutile quanto la sua convocazione: onestamente avrei preferito Giuseppe Rossi, o Destro, o Toni, o Gilardino, senza contare che, nel corso del secondo tempo, pensavo al fatto che Roberto Baggio oggi, cinquantenne, sarebbe riuscito a risultare più decisivo di Fantantonio, in campo -, Insigne - che verrà ricordato più per aver messo in mostra i tatuaggi togliendosi la maglietta prima di entrare in campo che per altro - e Cerci - volenteroso, ma poco utile -.
Per chiudere, proprio lui, always him, Mario Balotelli: in tutta onestà, io non riesco a farmelo stare antipatico, o dargli contro.
Che sia un cazzone è indubbio, ma chi non lo sarebbe a neppure venticinque anni con tutti quei soldi e quel successo?
Allo stesso tempo, però, mi pare abbia testa, e l'abbia avuta anche quando non si definì, pur se provocatoriamente, un fuoriclasse: non stiamo, infatti, parlando di Van Basten, il già citato Baggio, o chissà chi altro. Parliamo di un attaccante dalla grande forza fisica e dai discreti attributi tecnici.
Eppure, se allo stesso tagliamo i rifornimenti, difficilmente si arriverà da qualche parte.
Mi viene in mente Ibrahimovic, probabilmente quello che, nello stesso ruolo di SuperMario, è il migliore al mondo, per come stanno le cose oggi: si può essere un cannoniere incredibile, avere la dinamite nel destro, nel sinistro, in testa.
Eppure, quando manca la scintilla, tutto tace.
La scintilla non ce l'hanno tutti. Anzi, pochissimi sono così fortunati.
A questa Nazionale la scintilla manca.
Ma, del resto, lo sapevamo già.
Ma mancava anche nel 2006, e sappiamo bene come è finita.
Dunque, qui al Saloon si continua a sperare, confidando nel fatto che con l'Uruguay potremmo anche tirare fuori i cosiddetti stimolati da un avversario più prestigioso - principio sbagliato, ma se utile, perchè non sfruttarlo? - e che, comunque, non fosse altro che per la sofferenza, almeno gli ottavi, noi che siamo qui a tifare, li meritiamo eccome.
Se, poi, Paletta e Panettone Motta non dovessero essere in campo, tanto di guadagnato.
MrFord
P. S. Nel frattempo, stasera, la Francia ha silurato la Svizzera cinque a due.
Pare uno spettacolo, ma ho come l'impressione che appena i Bleus incontreranno qualcuno di serio, le cose saranno decisamente diverse.


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