ITALIA (3-5-2)
Buffon 5 : Il capitano non può farsi beffare così. A dispetto di alcuni buoni interventi, la sua papera decide il match.
Darmian 5: Soffre la straripante vitalità offensiva di Ivan Perisic. Non riesce a spingere praticamente mai.
Ranocchia 6,5: Buona prestazione da difensore centrale. Il capitano nerazzurro ha il suo da fare per arginare il l’elevato potenziale offensivo della Croazia, ma se la cava in maniera più che egregia.
Chiellini 6,5: Amministra bene la partita, intervenendo in maniera tempestiva in almeno due occasioni pericolose da parte dei croati.
De Sciglio 5,5: Soffre le folate offensive del capitano croato Srna. Non sono molte le occasioni per mettersi in mostra.
Candreva 6,5: Con un tiro da 20 m segna il suo primo gol in nazionale. A tratti si spegne, ma la sua è stata una partita solida, in cui ha saputo osare quando era il momento giusto.
De Rossi 6,5: Qualche errore di imprecisione dovuto all’impressionante pressing dei croati, ma il suo rendimento è sempre di spessore. Nel momento di maggiore incertezza dell’Italia, prende in mano il centrocampo spronandolo a reagire con la sua grinta.
Marchisio 6: Partita non particolarmente brillante per chi ci ha abituato a ben altre prestazioni. Soffre la grande qualità del centrocampo croato.
Pasqual sv: L’infortunio all’adduttore non gli permette di lasciare un segno sulla partita. (Dal 28′ Soriano 6,5: Non paga l’emozione dell’esordio assoluto in una partita così importante. Cresciuto nel Bayern, ha quella spavalda sfrontatezza che gli permette di non patire l’emozione di partite di livello europeo. Solo 23 anni per lui: un centrocampista di sicura prospettiva).
Immobile 5,5: La sua è una partita di sacrificio, povera di occasioni. (Dal 52′ El Sharaawy 7: La voglia di rifarsi è tanta e non appena ha potuto alzare il suo livello di gioco, complice un calo di Srna, conclude per ben 4 volte. L’attaccante del Milan è apparso decisamente rigenerato).
Zaza 6,5: Partita generosa la sua, sempre in pressing. Dai suoi piedi nasce l’assist per Candreva. Dà tutto quello che ha il numero 7 azzurro. (Dal 63′ Pellé 6,5: Il suo ingresso in campo cambia l’esito della partita: l’Italia che fino a quel momento aveva sofferto un possesso palla imbarazzante, riesce ad uscire dalla sua metà campo e a rendersi pericolosa).
Conte 6,5: Le sue sostituzioni sono decisive: da quel momento l’Italia reagisce all’imbarazzante dominio palla della Croazia. Il suo apporto emotivo è sempre considerevole.
CROAZIA (4-3-3)
Subasic 6: Non particolarmente impegnato, sostanzialmente è incolpevole sul gol di Candreva.
Srna 6,5: E’ un attaccante aggiunto: per un certo periodo della partita costringe El Sharaawy a fare il terzino. Grande giocatore il capitano croato.
Corluka 6,5: Non lascia nessuna occasione agli attaccanti italiani titolari.
Vida 6: Amministra la difesa senza affannarsi.
Pranjic 7: Attento a livello difensivo, sempre pronto a spingere. Solida prestazione la sua.
Brozovic 6,5: In un centrocampo di grande qualità come quello croato, il lavoro sporco tocca a lui. Classe 1992, questo centrocampista della Dinamo Zagabria, uno dei pochi nazionali che gioca in Croazia, mostra grande sicurezza.
(Dal 83′ Badelj sv).
Rakitic 7: Progressioni, verticalizzazioni e grande personalità. E’ cresciuto moltissimo da quando gioca nel Barcellona e si compiace nel mostrarlo. Il suo livello assoluto nasconde le difficoltà accorse alla sua nazionale dopo l’infortunio di Modric.
Modric 6,5: Finché è stato in campo l’Italia ha sofferto. E’ un faro autentico, un Pirlo moderno, uno dei migliori d’Europa. L’infortunio muscolare lo mette fuori gioco. (Dal 28′ Kovacic 6,5: Riesce a rimpiazzare egregiamente il numero 10 Modric. Ha appena 20 anni ma è già alla sua diciannovesima presenza. Si rende pericoloso in un paio di occasioni).
Perisic 7,5: Una spina costante nel fianco sinistro dell’Italia. Spesso e volentieri punta l’uomo con un paso doble di alta scuola e fa male. Sua la rete del pareggio al 15′. Il migliore dei suoi.
Mandzukic 6,5: Centimetri e potenza al servizio della squadra. Sebbene le occasioni non fiocchino, l’attaccante dell’Atlético Madrid è sempre puntuale nello smistare palloni ed appoggiare gli attaccanti esterni.
Olic 6: La sua è una partita di esperienza e sacrificio. Il suo contributo è sempre importante per la squadra. Esce spossato per fare spazio al giovane Kamaric.
(Dal 68′ Kamaric 6: Un paio di tentativi nello specchio della porta che non impensieriscono Buffon per l’attaccante più desiderato d’Europa).
Kovac 6,5: La sua è una squadra brillante, esperta e nel contempo molto giovane. Se si stesse giocando adesso il Campionato Europeo, la sua squadra sarebbe certamente una delle pretendenti al titolo.
Il Pubblico di San Siro 2: Italiani e Croati si fischiano gli inni a vicenda. E come se non bastasse la partita viene interrotta per ben due volte a causa del lancio di fumogeni: decisamente uno spettacolo sgradevole per gli occhi.
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