Meno 6% rispetto all’anno precedente e obiettivi europei sempre più vicini. È la fotografia della lotta alle emissioni di CO2 condotta in Italia scattata dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile nel suo nuovo rapporto , ‘Dossier clima 2014′.
A quanto si legge nella ricerca, abbiamo decisamente imboccato la strada giusta per quanto riguarda la riduzione di emissioni nocive. Due le cause principali di questa tendenza: la crisi economica (che ha abbassato i consumi) e la riduzione dei combustibili fossili.
Così, dopo aver superato due anni fa l’obiettivo di Kyoto (ossia meno 7,8% rispetto al 1990), il Belpaese ha ridotto le emissioni di un ulteriore 6% nel 2013. Un dato che affonda le proprie radici nella notevole riduzione delle fonti fossili: meno 5% di petrolio (3,4 milioni di tonnellate), meno 6% di gas (4,8 miliardi di metri cubi), meno 14% di carbone (3,7 milioni di tonnellate).
In verità, c’è anche un’altra ragione ben precisa citata dal rapporto, ed è quella economica. La riduzione del Pil, infatti, spiega circa un terzo della contrazione delle emissioni registrata nel 2013. Secondo quanto asserisce l’ex ministro Edo Ronchi, il momento della svolta è stato nel 2005, quando “le emissioni di gas serra cominciarono a calare tre anni prima della crisi economica. Da allora, sono scese di oltre 140 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (meno 25%)”.
Insomma, la strada sembra essere proprio quella giusta. Ora, l’importante è continuare nella stessa direzione.
[Foto da repubblica.it]





