FINALMENTE LA MAGISTRATURA E LE FORZE DELL’ORDINE HANNO STRUMENTI EFFICACI PER TUTELARE L’AMBIENTE IN MODO LEGALE E GIURIDICO. Pochi giorni fa il Senato ha approvato l’introduzione nel codice penale dei nuovi delitti di “Disastro ambientale“, “Inquinamento ambientale“, “Delitti colposi contro l’ambiente” e “Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività“. Questo porta l’Italia sulla buona strada per dotarsi finalmente di una normativa penale adeguata per l’effettiva tutela dell’ambiente: finora infatti la Magistratura era dovuta ricorre a figure di reato totalmente inadeguate, come “Getto pericoloso di cose” o “Deturpamento e danneggiamento di cose altrui”. Tali modifiche consentiranno inoltre di poter contare su un termine di prescrizione più alto – a memoria del caso ETERNIT dove gli imputati furono assolti – e di poter comminare sanzioni penali anche a carico delle persone giuridiche, come società e imprese – spesso reali responsabili di condotte nocive per l’ambiente. Si tratta di un passo importante ma non sufficiente ad assicurare la completa tutela legale dell’ambiente. A tal proposito vi segnaliamo l’iniziativa promossa da WWF che per contribuire attivamente all’adeguamento del nostro Codice Penale, ha elaborato una proposta di legge per la salvaguardia della fauna selvatica: “Crimini di natura” è una campagna che ad oggi ha raccolto oltre 55.000 firme per chiedere sanzioni più severe nei confronti di chi uccide animali selvatici e per ottenere precise garanzie circa il rafforzamento del Corpo Forestale dello Stato.
La Campagna è ancora attiva. Per sostenere l’iniziativa, basta firmare la petizione!
>Fonte<
Redatto da Pjmanc http://ilfattaccio.org