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Italia futura

Creato il 10 aprile 2012 da Marcar

Non sono un profeta ma è purtroppo facile immaginare quel che ci aspetta. Senza una svolta vera, popolare, verso una società diversa, l'attuale binomio BCE-cartello industriale, che in Italia è ben rappresentato dal governicchio Monti-Napolitano-Fornero, porterà questo Paese ad un declino fatale e inevitabile.

L'indebitamento statale, continuamente in ascesa dato che il deficit si cura attualmente con altro indebitamento, crescerà di continuo. Mentre le banche, grandi acquirenti di titoli pubblici, continuano ad arricchirsi, la nostra società, già la più tassata nel mondo, vedrà accrescere il debito pubblico.

Seguiranno licenziamenti di massa nel settore statale. Il passato governo Berlusconi ha già garantito alla BCE il taglio del 10% dei lavoratori statali. E questo farà in modo che il mercato interno ne soffrirà le conseguenze: chi più potrà contare su un reddito garantito e quindi spendere e acquistare merci e prodotti se anche l'impiego statale verrà a mancare?

I servizi che il lavoro pubblico oggi garantisce con le caratteristiche di economicità ed equità tipiche della PA, verrà affidato a banche ed assicurazioni oppure agenzie private con il conseguente costo che la popolazione già ha sperimentato con la privatizzazione dell'acqua, ad esempio.

I gabellieri di Stato non per questo attenueranno la loro morsa verso i cittadini ed Equitalia diventerà lo spauracchio degli anni a venire ancor peggio di quanto accade ora.

La precarietà che lo smantellamento dell'articolo 18 sta finendo di completare in questo Paese, farà in modo che i giovani partiranno per il resto d'Europa (dove le paghe sono maggiori) o per l'Estero in cerca di un'occupazione stabile o almeno ben retribuita. E' già accaduto, ricordate?

La popolazione italiana sarà rappresentata da over 70, con pensioni quasi sempre minime e assistiti sempre meno da uno Stato che dovrà necessariamente tagliare servizi ed assistenza. Servizi che i più benestati dovranno ottenere tramite polizze private dato che il settore statale, senza più addetti, non potrà garantire nulla.

Gli altri lavorerano fino alla morte dato che 42 anni di contributi, con l'aria che tira, non riuscirà a collezionarli nessuno.

Molti chiederanno aiuto al crimine organizzato che, come è stato per il Sud fin dal primo Novecento, sarà l'unico a gestire le aree di crisi e miseria con le sue leggi e usanze.

L'Italia tornerà verso il Medioevo economico-industriale, dominata da una classe gerontocratica ricca e dispotica che potrà finire di spolpare le poche risorse che ancora ci saranno senza alcuna opposizione. Questo è quanto ci attende se non ci liberiamo della UE, dell'Euro e della partitocrazia velenosa che ci affligge. Siete avvisati.


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