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Italia-Germania, il giorno dopo: "Ciao ciao culona" e "Vaffanmerkel"

Creato il 29 giugno 2012 da Bulgarone84

Italia-Germania: il giorno dopo. La politica si mescola con il calcio. Il calcio si mescola con l'economia. Il giornalismo si mescola con l'ironia o con il cattivo gusto? Ecco come questa mattina Il Giornale e Libero titolavano l'uscita dagli Europei di calcio della Germania. "Ciao ciao culona" con chiari riferimenti alle intecettazioni in cui Berlusconi dava della "culona inchiavabile" alla Cancelliera e "Vaffanmerkel". Titoli spiritosi o mano troppo pesante? La verità, si dice, sta nel mezzo ma questa volta alcuni quotidiani nostrani sembrano davvero aver esagerato. Al pari dei tabloid tedeschi che puntualmente prima della partita definivano il popolo italico: "furioso, mandrillo ed effemminato". Una battaglia che sembra scadere nel trash, nella gutter press, la cosiddetta "stampa spazzatura". Offese contro luoghi comuni. Esagerazioni contro pregiudizi. Chiaro: non si può giudicare un articolo esclusivamente dal titolo ma la forma e le titolazioni costituiscono il biglietto da visita dell'articolo. Si parla sempre di titoli, non di vignette dove è concesso andare un pochino oltre. Dove i confini con l'ironia e la provocazione sono più labili, meno precisi. Ma si può anche provocare senza offendere. Titoli così gridati da una parte concorreranno ad attirare l'attenzione dell'opinione pubblica ma dall'altra fanno presagire a un contenuto di basso profilo. Intrigante e più consono sembra, invece, il titolo de Il Fatto quotidiano: "Italia 2 - Germania 1, Monti - Merkel zero a zero".
L'occhio vuole la sua parte. Ma certe volte essere bendati non è poi così male.


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