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Italia in crisi. Non basta, bisogna peggiorare ancora

Da Pukos
Italia in crisi. Non basta, bisogna peggiorare ancora

Il Governo ha fatto approvare dal Parlamento la Legge n. 190 del 23/12/2014 (stabilità 2015), per mantenere la promessa di continuare nella distruzione dell’economia italiana, ora regredita a 30 anni fa. L’Italia è una nazione già con tanti poveri e con sempre maggiori disuguaglianze: non basta, bisogna peggiorare ancora.

Il credito di 80 euro, esente da imposte, concesso a chi lavora, è pagato dai disoccupati con l’IVA 22% e la maledetta clausola di salvaguardia del comma 718. Le agevolazioni fiscali sono mance per catturare voti nelle elezioni e sono mezzi di corruzione; gli sgravi contributivi sono un’erogazione di denaro pubblico.

I tagli sull’acquisto di beni e servizi della Pubblica Amministrazione, fanno aumentare i disoccupati, ora arrivati a sei milioni. E’ il metodo più sicuro per aumentare la disoccupazione. Lo sa bene la filiera del taglio Napolitano/Berlusconi/Monti/Letta/Renzi/Pd. Anche le continue modifiche alle stesse leggi sono un metodo sicuro.

Le imposte sul risparmio privato sono già state aumentate al 26% e garantiscono la distruzione della borsa. La finanza, invece, è la linfa che crea i posti di lavoro. Gli imprenditori e i professionisti, che producono il reddito, sono l’unica fonte di risorse per lo Stato. Essi devono essere sollevati da tutte le punizioni, volute dal potere statale, origini di ricatti e corruzioni. E’ sufficiente un solo provvedimento liberatorio con questo contenuto.

 

  • I pubblici amministratori non possono ricoprire la stessa carica per più di 2 mandati.
  • Per tutte le cariche politiche nazionali e regionali e amministrative, il sistema elettorale è proporzionale.
  • I sindaci e i presidenti di enti e amministrazioni pubbliche, sono scelti dai consigli.
  • I dipendenti pubblici sono assunti solo con contratto di lavoro a termine.
  • Sono ammessi i pagamenti in contanti per qualsiasi cifra.
  • Non sono imponibili le perdite e gli utili ottenuti con titoli trattati in borsa.
  • Nell’unico contratto di lavoro i singoli scelgono liberamente le clausole.
  • Sono abrogate le leggi che:
  • Infliggono sanzioni amministrative e penali nelle materie: fiscale, ambientale, di sicurezza e della concorrenza.
  • Limitano la libertà di costruire infrastrutture.
  • Concedono agevolazioni alle imprese, alle professioni, alle persone fisiche e agli enti, a carico dello Stato, delle Regioni, delle Province, dei Comuni e di qualunque altro Ente, siano esse di carattere tributario, previdenziale o contributivo.
  • I rifiuti devono essere smaltiti tramite inceneritori.
  • Alle persone fisiche, di cittadinanza italiana, è riconosciuto il diritto alla disponibilità di un minimo vitale, sulla base della dichiarazione dei redditi.
  • In tutte le società, la responsabilità dei soci è limitata.
  • Nelle cooperative i consiglieri non possono ricoprire la carica per più di un mandato.
  • Le cooperative che controllano una società di capitali, si trasformano in SPA.

Prof. Giorgio Trenti 

   Per completare lo sviluppo: www.aziendalisti.org/sviluppocompleto.doc


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