Lippi non è comunque soddisfatto di Gilardino (come potrebbe?) e dell'indisciplinato Pepe che pure aveva mostrato nella prima metà la stessa volontà e personalità della prima partita. Dentro l'imprevedibilità di Totò Di Natale e di Camoranesi. Scelte che si riveleranno utili solo a metà, dal momento che lo juventino non tiene la fascia e tende ad accentrarsi più di quanto non avesse fatto Pepe nel primo tempo. Nessuna sovrapposizione con il volenteroso Zambrotta che, perlopiù libero da incarichi difensivi, si affaccia spesso in avanti. Il piede però non è più quello di una volta, e sia dal suo lato che da quello di Criscito e Marchisio non arrivano cross che gli attaccanti possano trasformare in qualcosa di buono. Gli azzurri cercano di schiacciare gli avversari nella loro metacampo ma sono senza idee, confusionari - non si contano i lanci lunghi sui quali gli armadi neozelandesi hanno vita facile - e spesso si notano tre maglie azzurre in pochi metri mentre l'ideale sarebbe stato allargare sulle fasce e cercare gli 1-contro-1 o le sovrapposizioni dei terzini. Dopo un quarto d'ora entra Pazzini per un inesistente Marchisio ma la musica non cambia di molto. Si registrano un tiro al volo di Di Natale e un gran destro da fuori di Montolivo, entrambi disinnescati da un attento Paston. La Nuova Zelanda dal canto suo ha due occasioni con un gran tiro al volo di Vicelich (che coraggio!) che esce di poco e soprattutto con il subentrato Woods che salta Cannavaro al limite dell'area e lascia partire un diagonale pericoloso che Marchetti vede uscire di poco alla sua sinistra. L'1-1 è nell'aria e nonostante i 5' di recupero non c'è un vero e proprio arrembaggio dei nostri.
L'atteggiamento della squadra non va, questo è certo. Ma sono la tecnica e la fantasia a mancare, data l'assenza di giocatori dalla treqquarti in su con un bagaglio tecnico sopra la media. Di Natale ha avuto pochi minuti nelle due partite e forse sarebbe stato meglio farlo giocare dall'inizio al posto di Iaquinta. In secondo luogo, non si capisce perchè Lippi insista con Marchisio e Camoranesi, che mai si sono resi pericolosi o hanno contribuito alla manovra, quando in panchina c'è Maggio che avrebbe potuto giocare a destra nel 4-4-2. Buono come al solito l'apporto di Montolivo, Zambrotta, De Rossi. Cresce tra i tifosi il rimpianto per le assenze di Cassano, Miccoli, qualche uomo di fascia come Semioli. Poi, è giusto portare in Sud Africa uno come Gattuso solo per fare gruppo, ricordando che in panca ci sono già i centrali Pirlo e Palombo? Questo è forse il problema più grande, ossia la mancanza di soluzioni dalla panchina per cambiare le sorti della squadra. Servirà una vittoria nella terza gara contro la modesta Slovacchia, e forse non basterà per avere il primo posto nel girone. Se ce la faremo, e a questo punto nulla è scontato, l'Olanda sarà lì ad aspettarci e per quello che si è visto la vera sorpresa, lasciatemelo dire, sarebbe una nostra vittoria.