Una cifra tonda, importante e per alcuni versi sorprendente. Mi riferisco a quanto riportato nel nuovo aggiornamento mensile di Terna in merito al sistema elettrico nazionale.
Ebbene, secondo i dati riportati e relativi ai primi 8 mesi del 2013, le fonti rinnovabili sarebbero arrivate a coprire oltre il 30 per cento del fabbisogno su base annua.
Un periodo nel quale, a fronte di una richiesta pari a 212.972 GWh, le FER hanno raggiunto una produzione complessiva di 67.948 GWh.
Interessante anche il confronto con lo scorso anno. Rispetto allo stesso periodo del 2012, sono in decisa crescita l’idroelettrico (+ 21%), il fotovoltaico (+ 16%), l’eolico (+ 22%) e anche il geotermico, seppure in misura minore (+ 5%). In netta controtendenza invece il termoelettrico (- 18%).
L’aggiornamento di Terna è stato commentato da Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, che non ha nascosto la propria soddisfazione: ”Un risultato importante e impensabile fino a pochi anni fa. Ma si può fare molto di più e possiamo porci obiettivi più ambiziosi di quelli attuali, come arrivare alla soglia del 50% della domanda elettrica soddisfatta da rinnovabili”. Un’anticipazione di come sarà l’energia di domani l’abbiamo avuta lo scorso 16 giugno, tra le 14 e le 16, quando per la prima volta nella storia il prezzo d’acquisto dell’energia elettrica è sceso a zero su tutto il territorio nazionale. Fatto che segnala come in quelle due ore energia solare, eolico e idroelettrico hanno prodotto il 100% dell’elettricità italiana. Non ci sono dubbi sulla direzione da seguire: il futuro dell’energia è nel risparmio energetico, nell’efficienza, nell’innovazione, nella ricerca e nelle fonti rinnovabili”.
[foto da icaimi.cn]
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