Oltre ai consueti commenti ‘pallonari’ dei telespettatori, sfottò e complimenti per la trasmissione c’erano veri e propri messaggi cifrati ai boss mafiosi che scorrevano in sovrimpressione nel corso del contenitore domenicale di ‘Quelli che il calcio’.
Uno stratagemma che consentiva la comunicazione ai detenuti in regime di 41bis attraverso messaggi insospettabili, come “Tutto ok, Paolo” comprensibili, ovviamente, solo dai destinatari
E' quanto ha riferito l'ex procuratore nazionale antimafia aggiunto, Enzo Macrì, nel corso di un'audizione alla Commissione parlamentare antimafia.
La Rai e i responsabili di ‘Quelli che il calcio’ sono subito intervenuti per precisare la loro totale estraneità alla vicenda: «Raitrade ha affidato alla società NeoNetwork la gestione del controllo degli sms. Tale società opera il controllo attraverso un software che elimina tutte le espressioni volgari e sceglie, o in base al programma o su indicazione degli autori, gli sms da mandare in onda».