Italia-Spagna: la maledizione continua, Azzurri brillanti e sfortunati.

Creato il 28 giugno 2013 da Simo785

Difficile immaginarlo alla vigilia, un’Italia frizzante, una Spagna spenta, gli azzurri tutto cuore,grinta e raddoppi, gli spagnoli costretti a rincorrerci e farci fallo.   Si, proprio quella Spagna che ha vinto gli ultimi Mondiali ed Europei, di cui la sua Under 21 ha dominato il torneo continentale vincendo tutte le partite e qualche ora prima, ieri ai mondiali Under 20 ha dominato la forte Francia toccando un massimo di 24 passaggi consecutivi. Alla luce di questo ieri l’Italia ha fatto davvero un’impresa, rendendo le furie rosse più umane e più piccole o forse girando il punto di vista, possiamo dire che gli azzurri sono stati grandi almeno quanto loro, quanto i migliori del mondo.

Capolavoro tattico quello di Prandelli che inventa un 3-6-1, i tre difensori sono finalmente quelli ammirati a lungo in maglia bianconera questa stagione, Pirlo seppur non al top della forma, da i tempi giusti alle ripartenze, Marchisio fa l’elastico e spesso si fa trovare pericolosamente (per gli avversari) fra le linee, i ritmi non esasperati favoriscono De Rossi che gioca ai suoi massimi livelli, un piacere vederlo così, strepitoso anche come centrale di difesa dopo l’infortunio di Barzagli.

E poi ci sono loro, i migliori in campo, quelli che non ti aspetti, Candreva e Giaccherini. Il laziale abbina tecnica e corsa, conquista un numero impressionante di calci d’angolo e punizioni, Giaccherini oltre ai soliti inesauribili polmoni, non ha paura di sfidare Arbeloa e spesso lo salta creando pericolose situazioni offensive, inoltre con un gran tiro centro il palo facendo sobbalzare milioni di telespettatori.

E poi c’è lui, alla faccia di chi pensava non fosse il suo mese (scusate la battuta J ), Christian Maggio, ieri assolutamente imprendibile per il più “blasonato” Jordi Alba. Il giocatore del Napoli è una spina nel fianco della difesa iberica, i suoi scatti, le sue sovrapposizioni sono devastanti, peccato Casillas gli neghi per ben due volte il goal.

Davanti purtroppo Gilardino non è quello ammirato a Parma, e neanche a Milano, neanche a Firenze, ci mette impegno e quando riesce (raramente) appoggia bene per i compagni, del resto si sa, dopo il Balo il migliore centravanti al momento è Osvaldo che ieri di certo avrebbe fatto comodo, allora la domanda è lecita: come sarebbe andata ieri sera se davanti “a quei 10 là” ci sarebbe stato Balotelli, o almeno Osvaldo? Ovviamente non lo sapremo mai, rimane il ricordo di una bella serata di calcio per i nostri colori, un bel po’ di amaro in bocca, quel palo di Xavi a pochissimi minuti dalla fine dei supplementari sembrava un segno del destino ben augurante, invece no…dicono che vincere la Confederations Cup porta sfiga, potremo mai consolarci con questo?!

Comunque sia, un grazie agli azzurri e a Prandelli, allenatore coraggioso, senza paura di giocare a viso aperto contro i migliori del Mondo.

Chapeau.


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