Scritto da: Francesco Russo
L’Associazione Italia Startup risponde all’impegno del nuovo Governo Letta che dopo il conclave in abbazia si è impegnato a “dare risposte a chi perde il lavoro e alle imprese che stanno chiudendo”. E’ fondamentale non dimenticarsi di un settore che può dare speranza, competitività al Paese e offrire nuove forme e opportunità di lavoro
Ci uniamo anche noi, e siamo sicuri anche voi che state leggendo, all’accorato appello che l’Associazione Italia Startup rivolge al nuovo Governo Letta il giorno dopo il ritiro in abbazia, a conferma della totale disponibilità da parte dell’Associazione a collaborare nell’ottica della creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani. In tal senso è vitale considerare e dare prosecuzione a quanto avviato dal precedente Governo tecnico in tema di startup. Non si tratta di proteggere un settore in fase di forte affermazione in Italia e in tutto il Mondo, ma piuttosto di cambiare e rinnovare la mentalità del nostro Paese.
Digitalizzazione del sistema pubblico e privato e creazione di nuove imprese innovative sono, infatti, due facce della stessa medaglia: portare cioè valore e innovazione all’ecosistema industriale, politico e sociale italiano, dando una formidabile opportunità in termini di nuova occupazione. Con particolare attenzione a quella giovanile, ma senza dimenticare quella riguardante i tanti manager e funzionari, dotati di eccellenti competenze, che oggi già si trovano o rischiano di trovarsi senza un lavoro.
“Il mondo sta cambiando in modo drammaticamente veloce. – ha commentato Riccardo Donadon, Presidente di Italia Startup – L’innovazione si sta diffondendo a un ritmo non prevedibile e non è solo di natura tecnologica, ma anche sociale. Sta riguardando il dna stesso della nostra società. Questo processo sta creando opportunità immense, mai viste prime, soprattutto per i giovani ed è fondamentale quindi far prendere loro coscienza dell’importanza del ruolo che possono giocare nella corsa verso la digitalizzazione che si sta vivendo in ogni settore. Mai come oggi i giovani sono un asset fondamentale proprio per la loro naturale predisposizione verso le tecnologie digitali e verso l’utilizzo dei media sociali. Mai come in questo momento la crisi sta portando le aziende a cercare nuovi modelli di business, aprendole a sperimentazioni innovative. La parola chiave è contaminazione. Tra modelli tradizionali e modelli innovativi. E questi ultimi sono spesso frutto del lavoro di tante startup presenti sul territorio italiano. Le aziende consolidate, di settori maturi, soprattutto del Made in Italy, sono chiamate a investire in startup. Ma per fare questo” – prosegue Donadon – “bisogna creare le condizioni per chi vuole investire, siano esse imprese o investitori. Il precedente Governo ha fatto un ottimo lavoro, ma, per motivi di tempo, non l’ha portato a termine. Italia Startup ha dato una mano importante per impostare i provvedimenti poi inseriti nella cosiddetta Legge “Crescita 2.0”. Ora bisogna dare attuazione con urgenza. Il mondo industriale e finanziario, startup incluse, attendono segnali concreti dal nuovo Governo per riportare alla ribalta un tema che costituisce un asset competitivo importante per il nostro Paese. La nostra Associazione è pronta a dare da subito il suo contributo.”
La filosofia di Italia Startup, l’associazione che non solo rappresenta a livello istituzionale la filiera delle startup (startup, investitori, aziende in cerca di innovazione, incubatori, acceleratori, business angel e così via) è quella di diffondere la passione del fare impresa e la cultura dell’intraprendere. Vi lavorano professionisti e imprese provenienti da ogni settore che portano le loro competenze e le pongono al servizio delle numerose startup che continuano a nascere nel nostro Paese.
E a questo bisogna guardare e su questi temi bisogna investire per rilanciare il nostro Paese.