Click. Click. Click. Youtube. Un nuovo video di Joe Joe J., il Pop idol più famoso al mondo è finalmente sul web. In sottofondo, il suo nuovissimo brano "Love you like I love my car", dolce confessione amorosa di un uomo adulto sui 15 anni alla sua amata con una base creata, pensate un pò, da DJ JJ, considerato, su Marte, uno dei precursori della house post apocalittica con venature funkeggianti. Siamo in Italia, precisamente in tre case diverse in cui abitano tre ragazzi, tutti adolescenti, totalmente in balia delle onde del web.
Ore 22:00.
Mortimer Metallor, ragazzo discendente, almeno secondo lui, da una stirpe di guerrieri del metallo che nei tempi antichi combattevano i draghi tra i lontani fiordi scandinavi. Jeans nero, scarpe nere, maglione nero, capelli neri raccolti con un elastico rosa e barba nera, borchie su quasi il 70% del corpo ed aria perennemente incazzata. Trovato il suddetto video, on-line da ben 34 secondi, scrive a priori il commento: "Meglio gli Iron Maiden, 'fanculo la vostra musica di merda. John Petrucci sarebbe in grado di suonare tutte le note di questa canzone in 44 secondi mentre sfoglia Playboy." Appena il tempo di inviare il suo commento ed ecco, puntuale come le tasse, la risposta di un ragazzo che si fa chiamare DiscoinfernoRemixxx: "Metallaro depresso del cazzo, meglio la discoteca e la musica house che spacca che i tuoi gruppi sfigati e depressi. Depresso. Sei un fallito. Depresso."
Ore 22:04.
DiscoinfernoRemixxx, non è il suo nickname bensì si fa chiamare così da più o meno 15 anni da quando ha ascoltato la sua prima dance - spaccaneuroni song. Cappellino rosa con brillanti, occhiali a mosca, anche se è sera, maglione, ovviamente, firmato e di colore violetto con sfumature dorate, perchè si porta, jeans azzurro, scarpe di gomma dalla forma aliena ed una serie di ninnoli e catenine e braccialetti e Dio solo sa cosa perchè fanno figo. Letto il commento di Metallor, risponde prontamente al povero sfigato per illuminarlo riguardo i misteri dell'esistenza e della discoteca. Dopo aver inviato il suo commento ecco arrivare la sentenza di un tipo che si fa chiamare Rocknroll: "Bah, ascoltate Springsteen, coglioni."
Ore 22:08
Bruce J. Junior, capelli arruffati ma soprattutto in numero sempre maggior delle sue cellule celebrali effettive, giubbotto di jeans sfilacciato e petto nudo, siamo nella piena stagione invernale, pantaloni di pelle originali del 72' e stivali di pitone del Texas, questi datati 10.000 A.RS. (Avanti Rolling Stones). Per porre fine allo scempio musicale in atto su quella "Dead trap", per citare Springsteen, che è il web ecco arrivare la sua furiosa scarica di spirito rock in tutta la sua possenza sottoforma di Verbo.
Dopo innumerevoli "scambi di idee" tra cui vanno annoverate le famose "Gli Slipknot incarnano il perfetto spirito decadentista post-industriale, ma a me fanno cagare" e ancora "La disco dance è la mia vita" e la indimenticabile "Boooown to Rawwn" (in perfetta pronuncia Springstteniana), i tre si danno appuntamento in un paese vicino a tutte e tre le loro città per regolare i conti pacificamente tra catene, tirapugni e coltellini D&G. Borgo di Pace, la località in questione, si trova al confine italiano e la piazza del paese è vicina al cartello che segna la fine del suolo italico. Mortimer Metallor è con tre suoi amici, due dei quali praticamente enormi e bianchi come cadaveri per aver passato troppo tempo a scaleggiare sulle loro chitarre il 15 di Agosto. Il terzo era in realtà il suo cane, sempre metaller convinto; DiscoinfernoRemixxx è con "i compagni", tre entità non meglio specificate e difficilmente distinguibili tra di loro data la caratteristica di essere Fac-Simili e, soprattuto, interscambiabili; Bruce J. Junior è a bordo di una Chelby del 69' con un motore 396, Racing in the Street del Boss è la sua canzone preferita, con praticamente nulla di cromato e la carrozzeria a pezzi.
La battaglia inizia e descriverla sarebbe praticamente impossibile date le melodie pseudo disco metal post grunge che si mescolavano tra di loro durante la rissa: tutti erano ovviamente muniti di stereo e dischi e volume. Alla fine dello scontro, lo schieramento dei metaller aveva perso 8 costole che, una volta espiantate, sarebbero servite ad erigere un tempio in onore di Burzum. I tipi da discoteca potevano contare ben 46 paia di occhiali sfondati a colpi di catene; il funeral party era già stato organizzato nella discoteca più famosa di Milano. Per i rocker, niente più stivali nè pantaloni di pelle: se erano datati 1972 o giù di lì, un motivo doveva pur esserci. Ah, e niente Chelby; rubata da un barbone che passava di lì.
Ad assistere all'epilogo della tragica vicenda, un signore americano sulla cinquantina che, sceso dalla sua auto poco prima del cartello che segnava il confine, inizia ad imprecare con un italiano degno di una scimmia dello zoo: "Boys! Ai miei tempi non era così! Live and let live, no? Okay?". Un sorriso gaio illuminò il suo volto, ma si spense subito. Udite le parole, ma prontamente sostituite con "Live and let Die" grazie ai meccanismi del suo rock subconscio, Bruce J. Junior ritrova il suo antico vigore ed urla: "Ma quello è il titolo di una canzone dei Guns n'Roses! Il fratello americano è con noi! Uan, Twoooo, Treeeee, Fouwwww!" Ed è di nuovo il caos.
L'americano sconfortato ritorna alla sua auto e legge il cartello alla frontiera:
"Benvenuti in Italia!"
"Speriamo almeno che la pizza sia buona", pensò.
Solo per un istante Mortimer Metallor, DiscoinfernoRemixxx e Bruce J.Junior pensarono simultaneamente, concedendosi un attimo di pausa:
"Qual'era il motivo per cui stò prendendo a calci questo tipo?"
Ah già...la musica.