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Italia vs Germania: ci risiamo??

Creato il 29 gennaio 2012 da Mrs Garrick

Fine della settimana bolognese. Una vera e propria spanciata non solo di tortellini Albana frizzante di Dozza Imolese, prosciutto di Parma e tigelle in compagnia degli amici di sempre e dei (pochi) parenti che compongono la mia ristretta famiglia, ma anche di televisone, giornali e telegiornali più o meno seri.  E così tra la notizia che Emilio Fede andrà (probabilmente) in pensione (ma poi chi farà Oggi le comiche??) e che Berlusconi è finalmente sotto processo, ho seguito con trepidazione i fatti della Costa Concordia e di dell’infame comandante Schettino.

At the helm Captain Schettino

E non mi è sfuggito l’acido commento del Der Spiegel “Mano sul cuore: qualcuno si è forse meravigliato del fatto che il capitano della Costa Concordia fosse italiano? Ci si può immaginare che a compiere una simile manovra, inclusa la fuga successiva, potesse essere un tedesco oppure, diciamo anche, un capitano di marina britannico?” Frase infelice a cui Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale ha replicato nel giorno della memoria dell’Olocausto: “A noi Schettino, a voi Auschwitz.” E in in questa nuova sfida Italia–Germania rieccoci ancora una volta a fare i conti con il pregudizi e gli stereotipi, neanche fossimo di nuovo a Dortmund per la semifinale di Coppa del Mondo dei mondiali di calcio del 2006. Una partita, quella, preceduta da una vera e propria campagna denigratoria da parte della stampa tedesca a danno dell’Italia non solo calcistica, e che (per brutta ironia della sorte) si giocò proprio nel giorno in cui a La Spezia si aprì il processo per la strage di Marzabotto. Uh!

Ma non occorre disturbare il calcio per sapere che per uno Schettino ci sono centinaia di altre persone (gli altri membri dell’equipaggio per esempio, la guardia costiera, i pompieri, le squadre di soccorso, etc etc etc) che si sono comportati (e lo continuano a fare) in modo serio e professionale. Ma quello che rimarrà per sempre nelle memoria di ci ci vede da fuori non è il ricordo del coraggio dei più, quanto il faccione codardo di Schettino. Quando riusciremo a staccarci di dosso un’immagine fatta di spaghetti, mafia e mandolino? Che noi italiani si mangiava con le forchette quando ancora nel Nord Europa vivevano in capanne di terra. E allora mi chiedo io, cosa ci è successo? Dove ci siamo persi??

Che mi ruga davvero molto il fatto che, dopo anni di battute su Berlusconi, da italiana all'estero che sono ora mi devo pure sorbire quelle su Schettino, anche se devo dire che le mie colleghe tedesche non se la passano meglio con quelle sulla Merkel e le domande su cosa facevano i loro nonni durante il Nazismo. E alla luce degli ultime peripezie dell’Euro, mi chiedo anch’io come il giornalista del Telegraph (che sì è preso il disturbo di riportare sul website del giornale britannico la traduzione quasi completa dell’articolo di Sallusti) se è rimasto qualcosa del progetto Europa…

Italia vs Germania: ci risiamo??


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