Nella provincia toscana, a Prato, una ragazza marocchina viene uccisa dal padre. Il motivo? Non era una buona musulmana. Durante i giorni che succedono al decesso di Michael Jackson, un italiano scopre che anche la sorella della defunta è stata condannata a morte e per questo ricondotta a Marrakech. Sarà per lui inevitabile tentare di salvarla.
«Un romanzo straordinario e profetico
sui problemi dell’integralismo e dell’intolleranza».
(Alan D. Altieri)
Negli ultimi anni l’opinione pubblica italiana è stata colpita dalle vicende di Hina e Sanaa, uccise dai familiari in provincia di Brescia e di Pordenone, con l’accusa di non aver rispettato le leggi dell’Islam. Eccezionalmente documentato, Italian Sharia racconta un’inedita quanto terribile verità: altre ragazze sono state ricondotte nei loro paesi d’origine per subire la stessa condanna sotto silenzio.
La scoperta sconvolgente è il perno di un’indagine letteraria su un tema di straordinaria attualità. Nella critica a ogni estremismo, sia esso religioso, politico o ideologico, il confronto tra culture mostra di fatto quanto l’una non sia meno irragionevole dell’altra. L’Italia stessa affiora così in una nuova prospettiva, come un Paese retrogrado e paradossale, dove vige una laicità solo apparente.
Paolo Grugni vive a Milano, dove è nato nel 1962. Ha pubblicato i romanzi Let it be (Mondadori, 2004; Alacrán, 2006; Jackson Libri, 2008; Giallo Mondadori, 2009), Mondoserpente (Alacrán, 2006; Giallo Mondadori, 2011), Aiutami (Barbera, 2008). Il suo racconto 12/9 è apparso nella raccolta Anime nere reloaded (Mondadori, 2008).