ROMA\ aise\ - Sollecitare “un rilancio dell’offerta culturale italiana in Messico attraverso una più incisiva attività del locale Istituto di cultura, perché essa diventi più adeguata alla domanda culturale e linguistica presente nel Paese e più attenta ai diritti del personale che a vario titolo concorrono a realizzarla” (leggi testo completo dell’interrogazione).
È quanto richiesto dal deputato Pd Gino Bucchino in una interrogazione al Ministro degli Esteri Terzi.
“Il Messico – scrive Bucchino nella premessa – rappresenta per l’Italia un Paese di notevole interesse sia sul piano delle relazioni bilaterali che su quello dell’interscambio economico, per la sua collocazione geopolitica e per il trend espansivo di cui gode da alcuni anni la sua economia; la comunità italiana assicura nel paese un ruolo di riferimento e di mediazione dell’immagine dell’Italia che va ben al di là della sua dimensione quantitativa; la promozione della cultura e della lingua italiana all’estero, come è stato confermato nei recenti lavori seminariali svolti presso il Ministero degli affari esteri, riveste una funzione strategica per la proiezione globale del Paese, non solo come strumento di affermazione del suo profilo culturale e politico, ma anche come supporto all’internazionalizzazione delle nostre imprese e dei nostri prodotti”.
Se “l’offerta culturale fatta negli anni passati dall’Istituto italiano di cultura ha risposto in modo adeguato alla domanda della nostra comunità e a quella abbastanza estesa dei messicani, interessati alla nostra cultura e all’apprendimento della nostra lingua” per Bucchino “l’attività culturale del nostro istituto ha conosciuto negli ultimi tempi una flessione di ordine quantitativo e qualitativo, dovuta sia alla riduzione delle risorse destinate in generale alla rete dei nostri istituti che a motivi specifici attinenti alla programmazione e alla realizzazione in loco dell’intervento; in particolare, – annota – è diminuito il numero degli eventi culturali, alcuni dei quali realizzabili a costo minimo o nullo, e dell’insegnamento linguistico, come testimonia il fatto che i corsi nell’anno corrente sono diminuiti del 14 per cento rispetto a quelli dell’anno precedente e gli utenti di circa il 18 per cento; non si avvertono apprezzabili segni di rilancio promozionale dei corsi di lingua né di riorganizzazione per quanto attiene al rinnovamento dei programmi didattici e all’elaborazione del materiale didattico; sono altresì scomparse le attività di aggiornamento e specializzazione degli insegnanti”.
“La stessa promozione dell’Istituto mediante le reti sociali – aggiunge il deputato eletto in Nord e Centro America – appare parziale, statica e poco attraente, con informazioni datate e saltuariamente aggiornate; il rapporto autoritario e privo di regole con il personale adibito all’espletamento dei corsi contribuisce ad accentuare la precarietà della situazione e a insidiare la stabilità e la continuità del servizio; importanti prerogative previste nei contratti a favore del personale e le indicazioni contenute nel Contratto etico del personale insegnante, sottoscritto fin dal 2008, ricevono scarsa considerazione”.
Bucchino chiede, quindi, a Terzi “se non ritenga di dovere sollecitare, tramite un intervento diretto della nostra rappresentanza diplomatico-consolare, un rilancio dell’offerta culturale italiana in Messico attraverso una più incisiva attività del locale istituto di cultura, perché essa diventi più adeguata alla domanda culturale e linguistica presente nel Paese e più attenta ai diritti del personale che a vario titolo concorrono a realizzarla” e “se non ritenga opportuno fare in modo che le relazioni professionali del personale a contratto presso gli istituti di cultura si svolgano in un quadro di regole certe e rispettose dei fondamentali diritti di lavoro, con beneficio degli stessi istituti e della stabilità del rapporto con gli utenti”. (aise: link notizia originale).