Magazine Medicina

Italiani tra i più sedentari d'Europa

Creato il 08 maggio 2014 da Marcocicconetti @MarcoCicc

Italiani tra i più sedentari d'Europa La vita dal dopoguerra a oggi è notevolmente cambiata, grazie alle nuove tecnologie l'uomo riesce finalmente ad ottenere molte risorse con pochi sforzi. Le prestazioni fisiche richieste sono state abbattute grazie alla diffusione di macchinari che ci "semplificano la vita".
Tutta questa comodità ha purtroppo anche un risvolto negativo: la sedentarietà e le conseguenze ad essa correlate. Oggi popolazioni un tempo molto attive, com'era quella italiana, hanno la possibilità di sedersi in poltrona e fare il minimo indispensabile. Ed il popolo italiano notoriamente furbo, come ricordato da tutte le barzellette sugli europei, ha colto al volo l'occasione. Infatti dall'ultimo bollettino europeo risulta che un buon 60% degli italiani dichiara di nonfare mai sport o attività fisica, contro una media europea del 42%.
Insomma le barzellette avevano ragione! Niente a che vedere con quei fessi dei popoli nordici come gli svedesi dove solo il 9% dichiara di non praticare alcuna attività, dopotutto s'erano furbi mica sceglievano di vivere in un posto arido e gelato per 300 giorni l'anno!
Noi si che lo siamo!  Abbiamo il mare, splendide colline e montagne. Siamo così bravi da aver adornato il tutto con città che sono autentici capolavori. Peccato che invece di goderci tutto questo stiamo inchiodati in poltrona guardando la vita da una scatola sempre più sottile che compensa l'aumento del nostro spessore.
La vita non è una barzelletta e questa condizione di sedentarietà porta gravi conseguenze sul nostro stato di salute sia a breve che a lungo termine. Nella realtà non siamo noi i più furbi, ma gli Svedesi che hanno capito l'importanza di uno stile di vita sano e attivo.
Fonti Ansa Immagine
Articoli correlati IGlicemia,una comoda tabella degli indici glicemici per android BMI Calculator per calcolare il nostro indice di massa corporea Obesità e mondo della comunicazione, arrivano le linee guida

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog