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Con una passione quasi calcistica, l'Italia ha vissuto questi due giorni con il fiato sospeso. Una partita che durava ormai da settimane, ma che finalmente ha dato i suoi risultati finali. L'Italia non è certo un paese di miracoli (lo sarebbe se almeno una legislatura durasse cinque anni), ma almeno una magia possiamo dire sia avvenuta: Pisapia ha stravinto a Milano e in diverse città del nord, roccaforti della destra e della Lega, hanno vinto coalizioni del Centrosinistra (Trieste, Novara). Insomma una vera botta ad un premier che con le sue urla isteriche ha influito negativamente sui suoi candidati e che ha stufato un sacco di cittadini. Caro Silvio, forse la gente si è accorta che troppe parole fanno venire il mal di testa e che i tuoi fantomatici miracoli erano una pura messa in scena. Io avrei agito molto di più e in maniera più onesta, evitando di giocare con la sensibilità di tante persone. L'immagine è tutto ma è anche il suo opposto. Ora aspettiamo che i nuovi sindaci facciano il loro dovere e che le loro parole siano seguite da fatti. Molti confidano in un vero e proprio cambiamento: non saremo mai capaci di rivoluzioni o di manifestazioni di protesta di modello spagnolo, ma molti hanno ancora nel cuore (e non parlo di politici, ma di cittadini) l'ideale di una democrazia pura e costruttiva, che incarna ideali virtuosi e non quello che le tue televisioni ci hanno propinato in tutti questi anni. E' il momento di svegliare le coscienze, perché un'Italia diversa è possibile. Speriamo non rimanga, come è sempre avvenuto, un sogno ad occhi aperti.
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