E’ stata una edizione memorabile quella del Festival Internazionale di danze ed espressioni popolari organizzata dall’Associazione Ittiri Cannedu in collaborazione col Comune. La scelta fatta qualche anno fa di allargare la manifestazione oltre i confini ittiresi si è rivelata vincente. Almeno duemila persone hanno assistito all’anteprima di Ittiri Folk Festa 2012 che si è tenuta a Stintino. Il doppio di spettatori ha assistito alle esibizioni dei gruppi in piazza Sebastiano Satta a Nuoro. Al centro l’intenso fine settimana di Ittiri: che ha avuto il culmine nella grande sfilata di domenica dei sette gruppi stranieri e dei sette gruppi sardi per le vie. In totale, nei tre giorni ittiresi, sono state oltre dodicimila le presenze registrate, con molti turisti arrivati da Alghero e dintorni (nonostante la mancata apertura tradizionale che veniva fatta nella città catalana fino a due anni fa).
E poi ci sono i numeri dei gruppi stranieri provenienti dall’Africa (Benin), Sudamerica (Colombia, Ecuador e Perù), Asia (Indonesia) ed Europa (Russia e Serbia) più la piccola delegazione francese capitanata dal sindaco di Amnéville-les-Thermes, Dorsi Belloni. In totale quasi duecento persone che hanno potuto godere dell’ospitalità sarda e che tornati in Patria saranno formidabile veicolo promozionale per l’isola.
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Il confronto fra le tradizioni culturali straniere e quelle della Sardegna ha evidenziato i punti in comune tra i popoli, l’amicizia e la voglia di incontrarsi, ma anche la straordinaria varietà, originalità e bellezza dei costumi e della musica sardi, che hanno entusiasmato i turisti. E altrettanto importanti per la promozione del territorio sono state le iniziative collaterali, mostre e stands enogastronomici e artigiani. Senza dimenticare il seguito dei media (RAI 3 Regione ha inserito l’evento nei titoli di testa del Tg di martedì 24) e la presenza in molti siti internet, sia generalisti che soprattutto specialistici. Insomma, ancora una volta Ittiri Folk festa ha dimostrato di saper promuovere la cultura e l’immagine della Sardegna e di attirare turisti con un evento che ha reale valenza internazionale. Che è poi lo scopo della Legge Regionale 21.4.1955 n. 7. Che recita in un articolo:. L’Assessorato al Turismo ha tagliato completamente i fondi ad eventi come questo mettendone a rischio la sopravvivenza. E’ una scelta illogica per un’isola che dice di voler utilizzare cultura, tradizioni e turismo come volani per un’economia sofferente.