Bruno Munari sosteneva che “l’arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nella forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi”.
Questa è la citazione che personalmente trovo più adatta nel descrivere, a parole, l’opera che Opiemme ha regalato alla città di Menfi. L’artista torinese, che nell’agosto scorso ha fatto tappa anche nel nostro Paese, è infatti noto per aver dipinto in un muro la scritta “MENFI”.
Il tour artistico-poetico dell’autore, noto per la sua abilità nel rappresentare le parole attraverso le immagini, ha trovato la nostra strada grazie all’invito pervenutogli dal menfitano Ivan Barreca il quale, dopo averlo conosciuto, lo ha invitato in Sicilia ad esprimere le sue gesta.
La parete in questione si trova in via Porta Palo, di fianco alle Grotte del Purgatorio, un’area presente all’interno di un progetto di riqualificazione comunale. La scritta “MENFI” è composta dalle poesie di autori menfitani (Maria Mistretta, Rosetta Di Blasi, Claudia Calcagno, Nino Ardizzone), mentre tutto intorno lettere, carciofi, rami d’ulivo, foglie di vite e grappoli d’uva simboleggiano l’unione della gente con il territorio.
Ivan Barreca, studente di Giurisprudenza trasferitosi a Siena, è il vero protagonista di questa iniziativa. E’ stato lui ad intrattenere i rapporti con l’Amministrazione locale ed è stato lui ad aver sponsorizzato il nostro Comune come meta ideale per le sue raffigurazioni.
Un atto d’amore verso la sua terra natia che vale la pena di essere raccontato ai detentori del futuro: i giovani. Motivo per il quale spingerà Barreca a chiedere alle istituzioni scolastiche locali il desiderio di voler spiegare l’opera artistica a tutti i bambini menfitani.